FANTAITALIA – Fanucci – Le copertine

fanucci editore copertineNegli anni Settanta la fantascienza approda in libreria grazie a Gianfranco Viviani, che  fonda nel 1970 l’Editrice Nord, e a Renato Fanucci, che fonda nel 1971 la casa editrice Fanucci Editore.

Grazie a curatori come Gianfranco De Turris, Sebastiano Fusco e Gianni Pilo, Fanucci pubblica opere importantissime di grandi autori come Norman  Spinrad (“Jack Burron e l’eternità”), Robert Silverberg (“Il tempo delle metamorfosi”), Thomas Disch (“334”), Brian Aldiss (“Il lungo meriggio delle Terra”). Fenomenali le antologie di Roger Zelazny (“La montagna dell’infinito”), James G. Ballard (“I segreti di Vermilion Sands”), Norman Spinrad (Il continente perduto”), Theodor Sturgeon (“E pluribus unicorn”, “Le mani di Bianca”, “La stirpe di Giapeto”), Cordwainer Smith (“Giù nei vecchi mondi”), James Blish (“Prigione senza sbarre”), Philip J. Farmer (“Relazioni aliene”).

Nel 1990, dopo la morte di Renato Fanucci, subentra il figlio Sergio Fanucci, che porta avanti con entusiasmo il lavoro del padre. Vulcanico (anche se un po’ discontinuo), lancia nuove collane e riesce a ottenere i diritti di pubblicazione di tutte le opere di Philip K. Dick. Secondo le parole di Maurizio Nati, Sergio “sembra piuttosto umorale, insegue le nuove tendenze cercando di anticiparle, e a volte ci riesce (pensiamo per esempio al genere AvantPop), ma poi non sempre sa o vuole dare un seguito a quelle scelte”.

Meritevoli comunque le antologie che contengono tutti i racconti di Philip K. Dick (4 volumi), James G. Ballard (3 volumi) e Richard Mathison (4 volumi).

Da non dimenticare, nella collana Immaginario AvantPop, l’antologia di Harlan Ellison “Idrogeno e idiozia”.

fanucci editore copertineAltettanto meritevole la pubblicazione di un romanzo mitico come “Dahlgren” di Samuel Delany, proposto nella splendida traduzione di Maurizio Nati, che ha curato per Fanucci anche la traduzione della monumentale “Esegesi” di Philip K. Dick (1.300 pagine!).

Imperdibili le due trilogie ormai entrate nella storia: quella di Marte di Kim Stanley Robinson (“Il rosso di Marte”, “Il verde di Marte”, “Il blu di Marte”) e il ciclo di Bas-Lag di China Méville (“Perdido Street Station”, “La città delle navi”, “Il treno degli dèi”).

Sempre di Miéville, Fanucci ha pubblicato “La città e la città” e “Embassytown”.
Importante il romanzo di Alastair Reynolds “Il prefetto”.
Eccellente la scelta di pubblicare anche il ciclo del del Soldato di Gene Wolfe. Peccato che la trilogia risulti monca, in quanto sono stati tradotti solo i primi due romanzi (“Il soldato della nebbia” e “Il soldato dell’Arethè”). Resta da recuperare “Soldier of Sidon”.

Notevole la collaborazione di Sandro Pergameno con Fanucci, a cui dobbiamo la pubblicazione della bella collana da edilcola Solaria (purtroppo durata solo 23 numeri), dove spiccano le opere di Ian McDonald (“I confini dell’evoluzione”) – autore già presente nella collana Biblioteca di fantascienza con “Necroville” -, Octavia Butler (“La parabola del seminatore” e “La parabola dei talenti”), Greg Egan (“Teranesia”), Nancy Kress (“Miracoli e giuramenti”)…

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Un fiore all’occhiello: la scelta insolita e coraggiosa di pubblicare i romanzi di fantascienza di Doris Lessing, scrittrice britannica di origine iraniana che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2007.

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