LA CASA-MUSEO IMMAGINARIA – Omaggio a Philippe Daverio

Nel 2011, Philippe Daverio aveva immaginato un suo museo ideale, costellato di quadri, di commenti eruditi e di intuizioni folgoranti.
Ci ha invitato a fare lo stesso, attingendo dalle collezioni dei vari musei del mondo e creando una nostra personale pinacoteca virtuale.

Cerchiamo su internet tutte le immagini che vogliamo e le relative descrizioni.
Una volta selezionate, collochiamole nelle varie stanze del nostro museo virtuale.
La disposizione è importante perché gli spazi (anche se immaginari) non possono essere riempiti a caso. La scelta delle opere e la loro collocazione deve avere un senso e, all’interno di una stessa stanza, i quadri devono dialogare fra di loro.

Philippe Daverio
Il Museo Immaginato di Philippe Daverio

Questo museo non è “per sempre”: come spiega Philippe Daverio, si tratta di un “museo effimero”, perché la scelta delle opere è legata soltanto a noi e al momento che stiamo vivendo.
Possiamo quindi apportare modifiche o cambiare tutto a nostro piacimento, quando vogliamo e come più ci aggrada. In questo modo, il museo diventa anche una sorta di ritratto psicologico di come siamo noi, qui e ora.
Anche per questo il gioco di Daverio è stimolante e divertente, forse un po’ impegnativo, ma decisamente appagante.

 

LA MIA CASA-MUSEO VIRTUALE

Creare un museo è per me un po’ troppo complesso, così ho deciso di lavorare su scala più ridotta e arredare la mia casa, trasformandola (con alcuni accorgimenti) in una piccola casa-museo.

Ho cercato di seguire a grandi linee l’impostazione di Philippe Daverio e ho scelto soltanto quadri di artisti del passato (dal Quattrocento al Settecento, per l’esattezza).
Forse un giorno deciderò di arredare un’altra casa-museo (mutuo permettendo) con opere di altri artisti, e magari sceglierò un periodo storico più vicino ai nostri giorni.

La casa museo
La casa museo – Philippe Daverio

Mi rendo conto che alcune scelte possono sembrare scontate: capolavori assoluti che tutti conosciamo.
Del resto, chi non vorrebbe arredare la propria casa con dei capolavori assoluti? Opere che non ci stanchiamo mai di ammirare e che continuano ad appagarci, nonostante le innumerevoli riproduzioni?

In alcune stanze c’è una leggere prevalenza della pittura fiamminga rispetto a quella italiana perché ritengo che i quadri fiamminghi abbiano qualcosa di intimo e di domestico che si adatta benissimo alle pareti di una casa (non ultima anche la loro dimensione contenuta).

Mi sono concesso alcune libertà:

  • nella mappa della casa non ho considerato mobili e finestre,
  • ho appeso i quadri senza controllare le dimensioni originali delle opere (per comodità ogni opera nella casa immaginaria ha pressoché la stessa altezza).

Però non ho commesso l’errore di appendere affreschi!

Corridoio

Apriamo le danze con la galleria di ritratti nel corridoio: volti maschili e volti femminili che si susseguono in un gioco di alternanze.
Non mi è mai piaciuto separare le donne dagli uomini. Ho voluto però appendere i volti di profilo o di tre quarti rivolti verso l’ingresso: quindi nella parete di destra i volti rivolti verso destra e nella parete opposta quelli rivolti verso sinistra, così che entrando l’ospite si senta accolto da questi ritratti: i volti ci guardano come se volessero salutarci o presentarsi. Come trait d’union fra la pittura italiana e quella fiamminga, campeggiano due ritratti virili di Antonello da Messina, considerato il più fiammingo dei pittori italiani.

Philippe Daverio

Parete destra:

1) Filippo Lippi MADONNA COL BAMBINO E DUE ANGELI (1460-1465)

2) Sandro Botticelli SIMONETTA VESPUCCI (…)

3) Albrecht Dürer AUTORITRATTO CON GUANTI (1498)

4) Leonardo da Vinci DAMA CON L’ERMELLINO (1488-1490)

5) Albrecht Dürer AUTORITRATTO CON FIORE D’ERINGIO (1493)

6) Rembrandt AUTORITRATTO (1629)

Parete sinistra:

7) Piero o Antonio Pollaiolo RITRATTO DI GIOVANE DAMA (1470-1472)

8) Domenico Ghirlandaio RITRATTO DI GIOVANNA TORNABUONI (1489)

9) Sandro Botticelli SIMONETTA VESPUCCI (1476)

10) Antonello da Messina RITRATTO D’UOMO (1475-1476)

11) Antonello da Messina RITRATTO D’UOMO (1475-1476)

12) Leonardo da Vinci BELLE FERRONNIÈRE (1490-1495)

Di fronte all’ingresso

13) Lorenzo Lotto RITRATTO DI GIOVANE CON LUCERNA (1506)

14) Jan Vermeer RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA (1665-1666)

Soggiorno

Philippe DaverioHo pensato di arredare il soggiorno con quadri che fossero finestre aperte sul mondo: l’inverno alpino con i suoi paesaggi innevati e i suoi torrenti ghiacciati su cui si può pattinare, il canale della Giudecca a Venezia e il porto di Delft in Olanda.

Il posto d’onore, di fronte al divano dove andrebbe la televisione, lo riserverei proprio alla “Veduta di Delft di Vermeer, con le sue nuvole minacciose che sembrano avanzare e i riflessi tremolanti dell’acqua. Grande cinema!

Ho azzardato ad appendere in soggiorno anche un altro fiammingo, ma dalla fantasia vulcanica e perversa. Il suo microcosmo di dettagli (per certi versi apoteosi del sadomaso) va preso a piccole dosi e solo dietro prescrizione medica. Comunque il suo trittico “Il giardino delle delizie” è così famoso che non penso di incorrere in nessuna censura. Per di più potrebbe sposarsi bene con un altro giardino, questo sì traboccante di delizie: la “Primavera” di Botticelli.

Philippe Daverio

15) Jan Vermeer VEDUTA DI DELFT (1660-1661)

16) Francesco Guardi CANALE DELLA GIUDECCA E LA PUNTA DI SANTA MARTA (1770-1780)

17) Pieter Bruegel il Vecchio I CACCIATORI NELLA NEVE – INVERNO (1565)

18) Sandro Botticelli PRIMAVERA (1478-1482)

19) Hieronymus Bosch GIARDINO DELLE DELIZIE (1480-1490)

Cucina

Philippe DaverioIn cucina, viene versato il latte e sembra di sentire il profumo del pane fragrante per la colazione.
Sopra il tavolo da pranzo, il piacere conviviale del banchetto dove viene servita la polenta.
Si beve vino e c’è un tripudio di frutta.
Tutte le bevande vanno bene, ma l’acqua è indispensabile.

Philippe Daverio

20) Jan Vermeer LATTAIA (1658-1660)

21) Diego Velázquez ACQUAIOLO DI SIVIGLIA (1620)

22) Pieter Bruegel il Vecchio BANCHETTO NUZIALE (1568)

23) Caravaggio RAGAZZO CON CANESTRA DI FRUTTA (1571-1610)

24) Caravaggio LA CANESTRA DI FRUTTA (1571-1610)

25) Caravaggio BACCO (1571-1610)

Camera da letto

Philippe DaverioIn camera da letto la notte è evocata dalla luce della candela in uno struggente capolavoro di Georges de La Tour, che avvolgono la stanza di silenzio e intimità. Accanto, l’estasi di Maria Maddalena.
Di fronte al letto, uno dei nudi femminili più sensuali della storia dell’arte.

Philippe Daverio

26) Diego Velázquez VENERE ALLO SPECCHIO (1647-1650)

27) Caravaggio MADDALENA IN ESTASI (1606)

28) Georges de La Tour IL SOGNO DI SAN GIUSEPPE (1640)

Studiolo

La casa museo
La casa museo di Philippe Daverio

Qui veniamo per studiare o per svagarci: leggere, scrivere, suonare, cucire, pensare…
San Girolamo scrive, la donna in azzurro legge, i giovani musici accordano gli strumenti, la merlettaia cuce, le mani rugose dell’anziana madre di Rembrandt, ritratta nelle vesti della profetessa Anna, scorrono sopra il grande Libro sacro…
Possiamo sederci e contemplare il piccolo gioiello di Jan Van Eyck, catturati dagli infiniti dettagli.
Ritagliamoci un piccolo spazio solo per noi: un stanza tutta per sé, come direbbe Virginia Woolf.

Philippe Daverio29) Rembrandt PROFETESSA ANNA (1631)

30) Caravaggio SAN GIROLAMO (1605-1606)

31) Jan Vermeer DONNA IN AZZURRO CHE LEGGE UNA LETTERA (1663)

32) Caravaggio I MUSICISTI (1605-1606)

33) Jan Vermeer LA MERLETTAIA (1669-1670)

34) Jan Van Eyck MADONNA DEL CANCELLIERE ROLIN (1435)

Qui si conclude il grand tour della piccola casa-museo.
Il bagno ho preferito non arredarlo.

Philippe Daverio
Philippe Daverio

 

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