Le metamorfosi di OLIVIER DE SAGAZAN

 

L’arte deve risvegliare i nostri sensi e i nostri pensieri.

Olivier de Sagazan
Olivier de Sagazan

Per tutte le religioni il volto è la regione più sacra del corpo. Il volto rappresenta l’identità e l’individualità.
L’artista francese Olivier de Sagazan, nelle sue performance artistiche, lavora sul proprio volto per distruggerne l’unicità, trasformandolo continuamente alla ricerca di una brutalità primitiva sepolta in fondo a se stesso. Grazie a continue applicazioni di argilla, sabbia, vernice e altri elementi, ricrea un nuovo essere, a volte mostruoso, altre delicato e poetico.

Olivier de Sagazan
Olivier de Sagazan

In “Trasfiguration“, la sua performance più famosa, l’artista si presenta ben vestito dietro un tavolo come se fosse un normale burocrate. Sul piano in fronte a lui ci sono secchi e vasche contenenti argilla, acqua e vernici da cui attinge per ricoprirsi il viso, rendendolo una tavola bianca su cui dipingere. Strati di materiale si sovrappongono nascondendo ogni tratto umano. Sulla testa umanoide Olivier de Sagazan disegna nuovi lineamenti, buca l’argilla creando gli occhi e squarcia gli strati di materia col pennello dando respiro alla bocca. L’operazione continua incessante in serie sempre diverse di mutazioni.

Olivier de Sagazan Paintings
Olivier de Sagazan Paintings

Durante tutta l’esibizione l’artista non vede e spesso non può respirare. Questo stato di privazione lo avvicina a una sorta di trance o di estasi in cui mostra ciò che è sepolto nella profondità della sua coscienza.

Gesto e linguaggio sono anch’essi sottoposti alla stessa trasfigurazione. Nuovi mantra e riti tribali vengono utilizzati per ridefinire se stessi.  La parola esplode in sconnessi ruggiti rabbiosi oppure é ripetuta sottovoce in maniera ossessiva fino a trasformarsi in puro suono.

Oliver de Sagazan sculptures
Oliver de Sagazan sculptures

Se la scenografia della serie “Trasfiguration” si trasforma in un quadro di Francis Bacon, quella di “Hybridation” sembra un quadro di Caravaggio che, nel momento topico del bacio, cambia lentamente in un incubo di Jan Svankmajer.

Talvolta il ballo è inserito nei suoi spettacoli come ulteriore elemento di esplorazione corporea. Il corpo è un mezzo per raggiungere nuove verità spirituali.

Dai video delle sue performance Olivier de Sagazan dipinge e crea statue inquietanti in cui colore e movimento restituiscono la fisicità trasmessa dal vivo.

 

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