Biennale d’Architettura 2014

Dopo le due precedenti e suggestive edizioni della Biennale d’Architettura 2014 di Venezia, quella di quest’anno delude. Il curatore Rem Koolhaas…

Dopo le due precedenti e suggestive edizioni della Biennale d’Architettura 2014 di Venezia, quella di quest’anno delude. Il curatore Rem Koolhaas propone per il 2014 il titolo/tema “Fundamentals” per definire gli elementi fondamentali dell’architettura, richiamando, con un gioco di parole, le fondamenta veneziane.

IL CONCETTO

In un momento di trasformazione politica cruciale, abbiamo scelto di guardare all’Italia come a un paese “fondamentale”, unico nel suo genere ma anche emblematico di una situazione globale nella quale molti paesi si trovano in bilico fra il caos e la piena realizzazione del loro potenziale.
La sezione Monditalia alle Corderie in 41 ricerche, ci ricorda senza compiacimento né pregiudizio le complessità della realtà del nostro paese, paradigmatiche di quanto avviene in altre parti del mondo, complessità che devono essere consapevolmente vissute se si vuole una rigenerazione.

Premesse molto interessanti, ma che si risolvono in resoconti, fotografie e critiche piuttosto scontate.

AUSTRIA

Biennale d'Architettura Venezia 2014 - “Non si Sevizia così un Paperino” “Nostalghia” “La decima Vittima”
Biennale d’Architettura Venezia 2014 – “Non si Sevizia così un Paperino” “Nostalghia” “La decima Vittima”

Molto brillante, comunque, l’installazione austriaca che indaga le architetture italiane tramite spezzoni di film di ogni epoca. Una serie di schermi accompagna il visitatore lungo tutto il percorso delle Corderie dell’Arsenale. Su questi vengono proiettati brevi clip tratti da vari film in cui si può analizzare il paesaggio, l’architettura degli edifici, l’urbanistica, la società e la cultura italiana in tutte le sue diversità e mutazioni.

SUD

Il percorso inizia con il mare Mediterraneo grazie a “Lamerica” (1994) di Gianni Amelio per sbarcare in Sicilia con “Lo zio di Brooklyn” (1995) di Ciprì e Maresco, risalire la Basilicata con “Il Vangelo Secondo Matteo” (1964) di Pier Paolo Pasolini, la Puglia con “Nostra Signora dei Turchi” (1968) di Carmelo Bene, l’Abruzzo con “Non si Sevizia così un Paperino” (1972) di Lucio Fulci (il viadotto Roma-Aquila di Pietrasecca), Napoli con “Le Occasioni di Rosa” (1981) di Salvatore Piscicelli (una bellissima camminata di Marina Suma, che ricorda le carrellate nervose di Żuławski, per le strade di Scampia dove troneggia il complesso di condomini alveare “Le Vele“).

ROMA

Roma è rappresentata ovviamente da Fellini con “Roma” (1972), ma anche da Elio Petri con “La Decima Vittima” (1965), “Nostalghia” (1983) di Andrej Tarkovskij e ancora Pasolini con un episodio di “La Terra vista dalla Luna” (1967).

CENTRO

Si riparte con l’Appennino umbro-marchigiano grazie a “Paesaggio nella Nebbia” (1988) di Theo Angelopoulos, le colline senesi in “Io Ballo da Sola” (1996) di Bernardo Bertolucci, i locali della bella vita di Viareggio in “Una Vita Difficile” (1961) di Dino Risi, Ravenna con “Il Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni, Bergamo con “L’Albero degli Zoccoli” (1978) di Ermanno Olmi.

MILANO

A Milano, oltre a “Miracolo a Milano” (1951) di Vittorio de Sica, troviamo il tetto del Duomo in “Rocco e i suoi Fratelli” (1960) di Luchino Visconti e i tetti dei casermoni di periferia in “Romanzo Popolare” (1974) di Mario Monicelli. Ancora Milano con i suoi locali notturni in “Milano Calibro 9” (1972) di Ferdinando di Leo.

NORD

Ed è la volta di Torino, con “Profondo Rosso” (1975) di Dario Argento, “Mimì Metallurgico ferito nell’Amore” (1972) di Lina Wertmüller e “The Italian Job” (1969) di Peter Collison. Poi Genova, con “Achtung! Banditi” (1951) di Carlo Lizzani e il lungo inseguimento di “La Polizia incrimina, la Legge assolve” (1973) di Enzo G. Castellari.

Venezia è rappresentata dal “Don Giovanni” (1979) di Joseph Losey, da Otar Losseliani con “Lunedì Mattina” (2002) e da Guy Debord con “In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni” (1978). Conclude la lunga passeggiata “Bianco, Rosso e Verdone” (1981) di Carlo Verdone con un divertente spezzone dal retrogusto amaro ambientato sul Brennero.

IMMEDIATE SURROUNDINGS

E’ una documentazione fotografica dei luoghi di residenza di membri di organizzazioni mafiose passate e presenti: le strade e gli edificidei quartieri in cui hanno vissuto o tuttora vivono, le viste dalle loro abitazioni confiscate negli anni.

Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco, Fabio Severo.

 

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Biennale d'Architettura Venezia 2014

Biennale d’Architettura Venezia 2014 – IMMEDIATE SURROUNDINGS

CILE – Vincitore LEONE d’ARGENTO 2014

Padiglione Cile vincitore del Leone d'Argento 2014
Padiglione Cile vincitore del Leone d’Argento 2014

MONDITALIA – Arsenale

L’allestimento della mostra Monditalia all’Arsenale
L’allestimento della mostra Monditalia all’Arsenale

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