FANTA SOVIET – L’INGEGNER MENNI i vampiri marziani di Bogdanov

“L’ingegner Menni” è un libro stupefacente, di gran lunga migliore di “Stella rossa”. Avvincente, profondo e in alcuni tratti molto poetico.

I classici della fantascienza russa ristampati da Alcatraz edizioni.

FANTA SOVIET: Alcatraz edizioni Collana Solaris
Alcatraz edizioni Collana Solaris

L’ingegner Menni” (1912) di Aleksandr Bogdanov è la continuazione del più famoso “Stella rossa”.

L’INGEGNER MENNI

FANTA SOVIET: “L’ingegner Menni” (1912) di Aleksandr Bogdanov
“L’ingegner Menni” (1912) di Aleksandr Bogdanov

Leonid, il protagonista di “Stella rossa”, torna a vivere su Marte dove si dedica alla traduzione dei testi fondamentali per far conoscere l’avanzata cultura socialista marziana ai terrestri. Dopo una breve introduzione sulla storia recente del pianeta rosso Leonid si dedica alla biografia dell’ingegner Menni: una figura fondamentale per la rivoluzione marziana le cui gesta erano solo accennate nel precedente romanzo.

L’ingegner Menni” è un libro stupefacente, di gran lunga migliore di “Stella rossa”. Avvincente, profondo e in alcuni tratti molto poetico. Bogdanov è concentrato sull’evoluzione della cultura e della politica marziana in un lasso temporale di circa 200 anni, partendo dall’epoca feudale del duca Ormen Al’do (padre di Menni), passando dal periodo borghese e capitalista di Menni fino al futuro socialista di suo figlio Netti, abbandonando teorie scientifiche e amori extraplanetari che rendevano un po’ ingenui alcuni capitoli del libro precedente.

L’ingegner Menni è uno degli eroi marziani. Grazie a lui sono state intraprese le “grandi opere” marziane e, conseguentemente, l’avvento del socialismo. Il grande sogno dell’ingegnere è realizzare un sistema di canali che possano risolvere la desertificazione del pianeta recuperando allo stesso tempo nuove terre abitabili.

I grandi canali descritti da Bogdanov sono le strutture lineari denominate “canali” scoperte al telescopio dallo scienziato Giovanni Schiaparelli intorno al 1890 e che diedero adito a molte speculazioni, fra cui, ovviamente, la possibilità della vita su Marte.

Menni è una figura geniale e inflessibile, questo il motivo della sua ascesa, del suo declino e della sua riabilitazione (con riserva). E, come sempre, anche le persone lungimiranti come lui, al momento giusto devono farsi da parte e lasciare il posto a nuove persone geniali con idee più adeguate alla costruzione di un mondo migliore. Per spiegarlo Bogdanov utilizza in modo affascinante la figura del Vampiro.

Ovviamente il sottotesto del romanzo espone le idee politiche e sociologiche di Bogdanov come la “Tectologia”: la scienza dell’organizzazione. Una dottrina che racchiuda tutte le altre senza divisione di competenze. Un sapere universale alla portata di tutti e non più nelle mani di pochi.

L’ingegner Menni” è un libro piacevole da leggere, ma andrebbe anche studiato a fondo. Bogdanov è bravo a spiegare i contrastanti punti di vista di tutti i suoi personaggi, dimostrando una conoscenza molto accurata degli uomini e della loro storia.  Forse il corso della storia sarebbe stato migliore se avesse prevalso la sua politica.

Il libro pubblicato da Alcatraz contiene, in coda al romanzo, anche “Il marziano abbandonato sulla Terra”: un poemetto incompiuto che sarebbe dovuto essere il terzo episodio della serie marziana.

Ottime le prefazioni di Wu Ming ai due libri.

Ulteriori le informazioni su Alcatraz Edizioni

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