JAKABOK – Clive Barker

Jakabok - Clive Barker
Jakabok – Clive Barker

Indipendent Legion colma un vuoto colpevole dell’editoria italiana, pubblicando solo ora “Jakabok – Il Demone del Libro” (“Mr. B. Gone”) di Clive Barker.
Incredibilmente, però, il romanzo del grande autore inglese di horror contemporanei si rivela una piccola delusione.

Jakabok è il nome di un demonio, intrappolato nel libro che racconta la sua storia. Jakabok si rivolge direttamente al lettore chiedendogli di bruciare il libro e di non leggere le sue confessioni.
Un sotterfugio narrativo molto divertente, ma che alla lunga stanca e appesantisce la lettura.

La storia stessa non è particolarmente intrigante, nonostante momenti geniali come la “pesca” di Jakabok e di suo padre e il contestuale parricidio, che trasporta il demonio dall’inferno al “mondo di sopra”, catturato da un gruppo di uomini che vende reliquie demoniache.
Il suggestivo nono cerchio del’inferno, dove vive il giovane demone insieme al padre alcolizzato e alla severa madre, assomiglia a una periferia degradata contemporanea, mentre il medioevo umano, in cui Jakabok compie le sue scorribande, non è minimamente descritto o caratterizzato, come se il demone rimpiangesse i luoghi infernali della sua infanzia e fosse completamente indifferente allo squallido mondo umano.
Innegabile esempio di coerenza narrativa, che preclude, però, buona parte del fascino che l’ambientazione medievale avrebbe potuto dare al racconto.

Divertente l’ossessione del compagno di avventure di Jakabok per le invenzioni umane, che procurano più sofferenze che benessere, e che culmina nell’incontro con Gutenberg alle prese con la costruzione della pressa da stampa: un oggetto che scatena le attenzioni di angeli e demoni.
Però il misticismo della parola e il conseguente segreto, a cui accenna il demone in continuazione, non brillano certo di originalità, come ci aspetteremmo invece da un grande scrittore.

Clive Barker
Clive Barker

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