FANTAITALIA – LO SPECCHIO DELLA TORTURA – Enrica Zunic’ e Anna Feruglio Dal Dan

Enrica Zunic’ e Anna Feruglio Dal Dan “Certe realtà sono semplicemente insostenibili, sono dolorose, al nostro senso di decenza umana…

“Certe realtà sono semplicemente insostenibili, sono dolorose, sono una minaccia al nostro senso di sicurezza, al nostro senso di decenza umana, e anche al nostro senso di colpa, perché ci sentiamo più fortunati. E la fantascienza serve a raccontare queste realtà con una specie di scorza.”
Anna Feruglio Dal DanLo specchio deformante e la casa sull’albero” – intervento per Diritti al futuro.

La tortura è un’attività umana fra le più aberranti e fra le più diffuse. E se ne vieni in contatto o anche solo sfiorato non puoi restarne indifferente.
Due scrittrici, militanti di “Amnesty International”, hanno guardato nell’abisso e ci hanno restituito terrificanti brandelli di realtà, addomesticati quel tanto che basta perché il lettore non abbandoni nauseato la lettura e possa giungere al finale delle loro storie, apprezzandone la trama, i personaggi, l’ambientazione, lo stile… insomma il piacere della fiction.

SENZA UN CEMENTO DI SANGUE – ANNA F. DAL DAN

Senza un cemento di sangue
Senza un cemento di sangue

Il romanzo di Anna Feruglio Dal Dan è un’avvincente space opera, che vede la giovane Twony a capo delle rivolta dei Pianeti Esterni contro l’opprimente potere dell’Impero, un impero totalitario, dal passato umano e glorioso, ma che ora si regge sulla paura dell’esercito e della polizia militare. La disparità delle forze ha già messo in ginocchio i ribelli. Forse la loro unica speranza di risollevarsi e inferire un duro colpo all’Impero è infiltrare fra le sue fila un membro insospettabile della rivoluzione.

Molti i personaggi del romanzo, fra cui spicca Creyna, il temutissimo stratega militare dell’Impero. Personaggio dalle incredibili sfaccettature, capaci di farcelo ammirare e odiare, ma soprattutto di farci conoscere l’umanità e il rigore morale che spingono un uomo, in nome del suo paese, a compiere atti eroici e al contempo atroci, aberranti, crudeli.

Senza un cemento di sangue – Anna Feruglio Dal Dan

LA GUERRA DI AIN – ENRICA ZUNIC’

Enrica Zunic i racconti del ciclo la guerra di Ain
Enrica Zunic i racconti del ciclo la guerra di Ain

Anche i racconti di Enrica Zunic’ sono ambientati in un universo martoriato da guerre interplanetarie. Parlano del difficile lavoro della brillante (e famosa) dottoressa Ain di curare e ridare dignità ai prigionieri di guerra.

Ain è consapevole della fazione alla quale appartengono i malati (compresi quindi quelli della fazione avversaria), ma è un vero medico e non si lascia toccare né dai pregiudizi né dalla feroce realtà della guerra. Di fronte a chi le fa notare che i prigionieri sono pericolosi, Ain risponde che lo sa, ma non vuole diventare come loro.

Il suo lavoro ovviamente non è ben visto da chi si trova a condividere il letto d’ospedale con un nemico, che magari ha ucciso e torturato parenti o commilitoni.

Però ci sono anche soldati che riescono a stringere una sorta di amicizia con i prigionieri addetti ai lavori forzati. O militari che, volenti o nolenti, devono occuparsi con professionalità della difficilissima convalescenza di un medico avversario torturato, e che forse a sua volta fu un torturatore, ma le cui conoscenze mediche sono di vitale importanza per il bene dei vincitori (specialmente se chi potrà beneficiarne è il parente di un ufficiale in una posizione di comando).

La guerra di Ain – Enrica Zunic’

Contiene il racconto "Stazione Tikuka" di Anna Feruglio Dal Dan ambientato nello stesso universo di "Senza un cemento di sangue". La stazione orbitale del titolo è governata da una Intelligenza Artificiale che sembra avere emozioni e un'etica molto umane (forse anche più che umane).
MATERIA OSCURA – Contiene il racconto “Stazione Tikuka” di Anna Feruglio Dal Dan ambientato nello stesso universo di “Senza un cemento di sangue”. La stazione orbitale del titolo è governata da una Intelligenza Artificiale che sembra avere emozioni e un’etica molto umane (forse anche più che umane).

Le opere di Anna Feruglio Dal Dan e Enrica Zunic’ ci spingono a riflettere sui pregiudizi e sull’ambiguità morale di fronte alla brutalità umana e alle sue ritorsioni: la tortura, il tradimento, la vendetta… la banalità del male, come direbbe Hannah Arendt.

Non vengono date risposte, ma una cosa emerge con forza, con una consapevolezza che non ammette contraddizioni: di fronte alla tortura nessuno può resistere, non c’è atto eroico che possa impedire di cedere, di spezzarsi, di tradire.

Materia oscura – Contiene il racconto “Stazione Tikuka” di Anna Feruglio Dal Dan ambientato nello stesso universo di “Senza un cemento di sangue”. La stazione orbitale del titolo è governata da una Intelligenza Artificiale che sembra avere emozioni e un’etica molto umane (forse anche più che umane).

 

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