VERMILION SANDS di James G. Ballard

I Segreti di Vermilion Sands” è un’antologia di fantascienza che raccoglie i primi racconti di James G. Ballard.

Vermilion Sands

 

AMBIENTAZIONE

Vermilion Sands è un luogo di villeggiatura che si affaccia sul Mediterraneo. E’ attorniato da un vasto deserto di dune di sabbia rossa, popolato da bizzarre creature, forse mutanti (come le mante della sabbia o gli scorpioni gemmati). Ha un clima torrido.
Durante la crisi mondiale che ha interessato l’Europa per dieci anni (conosciuta come “l’Intervallo”), milioni di ricchi villeggianti forzati si sono riversati sulle coste del Mediterraneo, a trascorrere una vacanza che sembrava infinita.
Quando l’Intervallo finì “subentrarono i grandi programmi governativi che rimisero in moto tutti gli orologi” e la maggior parte dei villeggianti si ritrovò a dover “recuperare il tempo perduto”.
Per questo motivo Vermilion Sands è oggi un buen retiro quasi abbandonato, che vive dei ricordi di quegli anni favolosi, frutto della crisi di una società decadente, che ha offerto, però, ai suoi atipici convalescenti dieci anni di tempo libero da trascorre al sole, lungo spiagge baciate da un’estate perenne. Anni caratterizzati dall’ozio, ma anche da una libertà espressiva invidiabile, che ha reso Vermilion Sands una fucina creativa, dove arte, gioco, scienza e tecnologia si fondevano e modellavano la vita degli abitanti e il loro immaginario.

I RACCONTI

Sullo sfondo di questo surreale parco giochi per adulti, i protagonisti dei racconti vivono le proprie ossessioni in modo quasi onirico, rendendo Vermilion Sands un sorta di laboratorio psicanalitico, dove l’inaspettata apparizione di una donna riesce sempre a sconvolgere le apatiche routine degli abitanti della città. Si tratta ogni volta di una femme fatale, affascinante e letale, avvolta di mistero e di nevrosi, che fa emergere nell’uomo desideri repressi e porta alla luce conflitti irrisolti. Il climax sfocia sempre in un epilogo drammatico.

I racconti che compongono l’antologia sono:
1 PRIMA BELLADONNA
(Prima Belladonna) – 1956
2 IL GIOCO DEGLI SCHERMI
(The Screen Game) – 1963
3 I NUBISCULTORI DI CORAL-D / GLI SCULTORI DI NUVOLE
(The Cloud Sculptors of Coral-D) – 1967
4 LE STATUE CANORE
(The Singing Statues) – 1962
5 SUL MARE DI SABBIA / L’UOMO DEL RITRATTO
(Cry Hope, Cry Fury) – 1967
6 LA VENDETTA DELLA SCULTRICE / IL SORRISO DI VENERE
(Venus Smile) – 1967
7 ADDIO AL VENTO
(Say Goodby to the Wind) – 1970
8 STUDIO 5 / STUDIO 5, LE STELLE
(Studio 5, the Stars) – 1961
9 I MILLE SOGNI DI STELLAVISTA
(The Thousend Dreams of Stellavista) – 1962

ARTE

Ogni racconto è caratterizzato da innovative forme d’arte ispirate, di volta in volta, a:

  • canto (la flora musicale da accordare come uno strumento, in “Prima Belladonna”),
  • cinema (i fondali dipinti per le scenografie di un film, nel “Gioco degli schermi”),
  • scultura (i piloti che scolpiscono nuvole, nei “Nubiscultori di Coral-D”),
  • musica (le sculture canore che rispecchiano con i loro suoni la personalità di chi le circonda, nelle “Statue canore” e nel “Sorriso di Venere”),
  • pittura (i pigmenti sparsi sulla tela che generano da soli i quadri e si modificano con il modificarsi della personalità del soggetto, nell’“L’uomo del ritratto”),
  • moda (gli abiti sensibili ai cambiamenti di umore di chi li indossa, in “Addio al vento”),
  • poesia (i sonetti perfetti generati da un programma informatico, in “Studio 5”),
  • architettura (le case psicotrope, nei “Mille sogni di Stellavista”).

Ogni prodotto artistico interagisce in qualche modo con la psicologia più o meno malata dei personaggi. Il paesaggio stesso riflette in qualche modo le loro nevrosi e, a volte, sembra amplificarle.

Vermilion Sands ballard
Vermilion Sands – Ballard

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