Il FASCINO delle LOCATION

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Il FASCINO delle LOCATION
Gropiusstadt (letteralmente: «città di Gropius», dal nome dell’architetto progettista) è un quartiere di Berlino, progettato nel 1960 appartenente al distretto di Neukölln.

Le location sono spesso fondamentali per creare l’atmosfera di un film. Talvolta rendono curiosi e piacevoli film deludenti, altre volte diventano il simbolo stesso di capolavori cinematografici come la “Devil’s tower” (Wyoming) nel film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.

Grazie allo scenografo Dean Tavoularis, è piacevole rivedere un film piuttosto deludente come “La nona porta” (di Roman Polanski e tratto dall’ottimo thriller di Arturo Pérez ReverteIl Club Dumas”), in cui Johnny Depp dà la caccia a un libro satanico nelle biblioteche private e nei manieri di Francia e Portogallo.

Spesso la Scozia ci ha regalato scenari emozionanti: le verdi distese delle Highlands (“Highlander – L’Immortale” di Russell Mulcahy), e le sue coste, (“Local Hero” di Bill Forsyth con la splendida colonna sonora di Mark Knopfler). E più recentemente la Auchmithie Beach, il Tantallon Castle e i boschi dove viene inseguita l’aliena Scarlett Johansson nel fantascientifico “Under the skin – Sotto la pelle” (Jonathan Glazer, 2013).

Preziose le riprese dei film che ci fanno entrare in luoghi inaccessibili al grande pubblico, come dentro le mura della Città Proibita di Pechino nell’ “Ultimo imperatore” (Bernardo Bertolucci, 1987), oppure che ci fanno vedere con l’occhio di un grande regista monumenti storici meta di pellegrinaggi turistici (e quindi inflazionati nell’immaginario collettivo), come, per esempio, la Roma del “Ventre dell’architetto” (Peter Greenaway, 1987) o il castello di “Ludwig” in Baviera (Luchino Visconti, 1972).

In questo numero ne abbiamo prese in considerazione 5:

  • Palazzo Fortuny a Venezia location del film “Anima persa” (Dino Risi -1977).
  • Le colonie marine abbandonate location di vari film fra cui “Zeder” (Pupi Avati – 1983).
  • La Val d’Orcia in Toscana in cui Tarkovskij girò Nostalghia (1983),
  • Villa Malaparte a Capri location del film “La pelle” (Liliana Cavani – 1981) tratto dall’omonimo libro di Curzio Malaparte, ma sopratutto del film “Il disprezzo” (Jean-Luc Godard -1963). 
  • La città di Berlino un luogo denso di storie, simboli, architetture e ricordi rimossi . In “Possesion” (1981) Andrzeij Zulawski la usò come metafora per della follia e della dualità.