TRASH – 964 PINOCCHIO – il sexandroide impotente

Recensione del film cyberpunk giapponese 964 PINOCCHIO – il sexandroide impotente del regista Shozin Fukui. “Rubber’s Love” è il suo prequel.

964 pinocchio - Shozin Fukui - japanese cyberpunk filmIn rete questo film è considerato un’emerita cagata o un geniale film Weird.
In realtà è uno dei tanti film cyberpunk giapponesi creati con mezzi di fortuna, influenzati dal successo di Tetsuo.
Il Giappone nei primi anni 90 fu terreno fertile per la cultura cyber. Non poteva essere altrimenti per una nazione tecnologica terra di multinazionali e di dinastie intoccabili, teatro di apocalissi, in cui la frenesia della modernità si sposa con la repressione sessuale e l’implosione d’identità.

964 pinocchio - Shozin Fukui - japanese cyberpunk filmLa storia è piuttosto banale anche se raccontata in modo talmente schizoide da risultarne spesso incomprensibile. Pinocchio è un sexandroide difettoso che viene abbandonato in strada a causa delle sua prestazioni insoddisfacenti (Spielberg riprenderà un personaggio simile in A.I. nel 2001 – si sarà ispirato?). Viene raccolto da Himiko una barbona che si innamora di lui. Ma l’idillio dura poco. La ditta che ha costruito Pinocchio inizia a cercarlo per distruggerlo, e con Himiko inizia un rapporto sado maso che insegnerà al droide a uccidere anziché dare piacere.
Ovvio lo scontro finale con Geppetto/Dio/Azienda preludio di uno dei finali più ridicoli e imbarazzanti del cinema di fantascienza moderno.

964 pinocchio - Shozin Fukui - japanese cyberpunk film
L’urlo del sexandroide Pinocchio 964

Il film è girato in modo frenetico e confuso. Per tutto il tempo Pinocchio soffre, urla, sanguina, vomita, perde ogni tipo di liquido vitale umano e meccanico.
Bella la fuga di Pinocchio nella folla di Tokio. Buone tante scene oniriche, ma attori cani, eccesso di scene sbilenche e disgustose tendono a esasperare la visione di un film che poteva offrire qualcosa di più.
Il regista Shozin Fukui girò anche una sorta di prequel altrettanto cyber-weirdRubber’s Love“. Girato in bianco e nero e molto più morboso.
Ovviamente si consiglia la visione di entrambi i film, uno di seguito all’altro, per una raffinata serata masochistica.

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