FANTAITALIA: FANTASCENEGGIATI RAI – parte 1

agli esordi della TV la RAI produce sceneggiati di fantascienza destinati ai bambinie. Per i più interessanti fantasceneggiati prodotti dalla RAI…

 

"Ai confini della realtà” (1959) - "Doctor Who” (1963) - “The Invaders” (1967) - “Star Trek” (1966)
“Ai confini della realtà” (1959) – “Doctor Who” (1963) – “The Invaders” (1967) – “Star Trek” (1966)

La fantascienza all’estero

  • Nel 1959 viene trasmessa negli Stati Uniti la prima puntata di “Ai confini della realtà” una serie televisiva di fantascienza creata da Rod Sterling i cui episodi sono ispirati ai racconti dei migliori scrittori del genere come Richard Matheson o Raymond Bradbury.
  • Nel 1963 in Inghilterra esordisce la più longeva serie di fantascienza: “Doctor Who”.
  • L’8 settembre 1966 debutta negli Stati Uniti “Star Trek”.
  • Nel 1967 vanno in onda la prima puntata della serie cult “Il prigioniero” in Inghilterra e la prima puntata di “The Invaders” negli Stati Uniti.
"Il prigioniero" (1967)
“Il prigioniero” (1967)

La fantascienza in Italia

E in Italia? All’epoca, in Italia, la fantascienza era considerata ancora “roba da bambini” o motivo di comicità. La RAI produce sceneggiati come “Gli eroi di carta” (1954) tratto dal libro “Dalla Terra alla Luna” di Verne o “Il marziano Filippo” (1956)  con Oreste Lionello, “I legionari dello spazio” (1966) destinati all’intrattenimento e al divertimento di un pubblico molto giovane.

La RAI produce il primo tentativo di fantascienza adulta nel 1961 con “L’ultima faccia di Medusa di Luigi Di Gianni recentemente scomparso (1926 – 2019). L’alieno Achtab atterra placidamente nel giardino di una coppia nel bel mezzo di una festa. L’extraterrestre, in fuga dal suo pianeta, viene accolto con curiosità e timore dai suoi ospiti nonostante non possa togliersi la pesante tuta spaziale che cela il suo aspetto. Un soggetto ridicolo che all’epoca appassionò diversi telespettatori.

Seguiranno “Operazione Vega” (1962) tratto da un soggetto radiofonico di Friedrich Dürrenmatt e i cinque episodi di “Obiettivo Luna” (1964) basato sull’omonima e popolare serie britannica del 1960.

Gli anni ’70

Solo gli anni ’70 furono una breve e curiosa anomalia fantascientifica per il palinsesto RAI. La corsa allo spazio, il primo uomo sulla luna e i grandi cambiamenti sociali di quegli anni influirono sicuramente sull’immaginario italiano. Perfino la pubblicità si appropria delle atmosfere fantascientifiche ne è un esempio quella della Shell, diretta da Elio Petri nel 1966, o della Mobil, diretta da Mario Bava nel 1970.

“S.H.A.D.O. - UFO” (1969 - Gerry Anderson)
“S.H.A.D.O. – UFO” (1969 – Gerry Anderson)

Nel 1970 viene trasmessa, seppure censurata in modo ignobile, sul Primo Canale la serie britannica “S.H.A.D.O. – UFO” (1969 – Gerry Anderson). Due anni dopo viene prodotto il miglior sceneggiato di fantascienza italiano: “A come Andromeda

La RAI produrrà altri sceneggiati di fantascienza minori, ma che, nonostante siano tutti caratterizzati da tempi lenti, recitazioni teatrali e tante ingenuità, restano prodotti bizzarri che non possono non affascinare gli archeologi degli albori televisivi.

Il saggio “Fantasceneggiati – Sci-fi e giallo magico nelle produzioni rai (1954-1987)” di Carlo Modesti Pauer, Leopoldo Santovincenzo e Marcello Rossi è un’ottima e dettagliata guida per scoprire e conoscere i retroscena di questo sceneggiati inquadrati nel contesto storico di un’Italia che stava cambiando velocemente. Importante la testimonianza del regista Ugo Gregoretti che firma l’introduzione al libro.

“Fantasceneggiati – Sci-fi e giallo magico nelle produzioni Rai (1954-1987)” di Carlo Modesti Pauer, Leopoldo Santovincenzo e Marcello Rossi
“Fantasceneggiati – Sci-fi e giallo magico nelle produzioni Rai (1954-1987)” di Carlo Modesti Pauer, Leopoldo Santovincenzo e Marcello Rossi

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