FANTAITALIA – I FILM italiani di Fantascienza – Parte 1

FILM italiani di Fantascienza – Parte 1 La fantascienza in Italia è sempre stata un genere sottovalutato. Solo recentemente l’attenzione sta crescendo.

La fantascienza in Italia è sempre stata un genere snobbato e sottovalutato. Solo recentemente in campo letterario, grazie a un cospicuo numero di validi scrittori (e soprattutto scrittrici) e alle scelte coraggiose di alcune case editrici, l’attenzione per la fantascienza sta crescendo velocemente. Urania (sotto la direzione di Gianni Montanari, prima, di Giuseppe Lippi, poi, e di Franco Forte, oggi) ha investito, inizialmente timidamente e adesso con sempre maggior successo, anche su scrittori italiani.

Giorgio Raffaelli e Marco Scarabelli di Zona 42 scelgono con cura il meglio della letteratura fantastica, alternando opere straniere a romanzi italiani di grande qualità.

Delos Books (diretta da Silvio Sosio) propone una serie considerevole di autori italiani; di notevole interesse la collana “Futuro Presente” curata da Giulia Abbate e Elena Di Fazio.

Future Fiction (fondata da Francesco Verso) spazia nel panorama mondiale (dall’Europa all’America, dall’India alla Cina) senza trascurare l’Italia.

In campo cinematografico la situazione è tristemente ferma. Il motivo principale è ovviamente la necessità di budget che prevedano effetti speciali in grado di competere con l’ottima qualità tecnica dei prodotti statunitensi, ma anche russi e orientali. L’epoca dei grandi artigiani in grado di trasmettere il senso del meraviglioso realizzando con pochissimi mezzi galassie, mostri, astronavi… è tramontata. Il pubblico è più attento e smaliziato, abituato, ormai, a computer graphic, videogiochi e realtà virtuali. Troppo alto il rischio di cadere nel ridicolo per qualche effetto a basso costo o per soluzioni scientificamente poco attendibili.

I FILM italiani di Fantascienza - Parte 1
FILM italiani di Fantascienza – Parte 1 – Un Matrimonio interplanetario – Yambo

LE RADICI NEL FANTASTICO

Sin dagli esordi dell’industria cinematografica il fantastico attirava le folle nei teatri con le surreali e spettacolari pellicole di Georges Méliès. In Italia lo scrittore Yambo (pseudonimo di Enrico de’ Conti Novelli) sposta le sue classiche avventure colonialiste dalle terre selvagge africane al pianeta Marte con l’ingenuo cortometraggio “Un matrimonio interplanetario” (1910).

Solamente un anno dopo viene girato il capolavoro “L’inferno di Dante” (1911) di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan: il primo spettacolare film weird. Le tecniche di sovraimpressione e di esposizione multipla, l’utilizzo del montaggio e della profondità di campo per creare illusioni ottiche, la cura delle scenografie e delle ambientazioni (lungo il fiume della Grigna in Valle Camonica) sono, per l’epoca, effetti speciali e soluzioni visive all’avanguardia. Basti pensare che “Metropolis” di Fritz Lang verrà girato 15 anni dopo.

Ancora oggi stupiscono alcune scene come “i peccatori carnali” che volteggiano nell’aria, “i golosi” torturati da una pioggia eterna, “i ruffiani e i seduttori” immersi in un fiume di sterco, “i seminatori di discordia” con  il mutilato che regge la sua testa urlante e la tuttora impressionante testa di Lucifero che divora i dannati.

I FILM italiani di Fantascienza - Parte 1
FILM italiani di Fantascienza – Parte 1 – L’inferno di Dante” (1911) di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan
I FILM italiani di Fantascienza - Parte 1
FILM italiani di Fantascienza – Parte 1 – L’inferno di Dante” (1911) di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan

Nel 1914 il kolossal “Cabiria”, con le sue spettacolari scenografie, segnerà il punto più alto del cinema muto italiano.

Seguiranno i film di Maciste in particolare Maciste all’inferno (1925), un film fantastico a metà strada fra La Divina Commedia e  la mitologia greco/romana girato nella Valle Stura di Demonte in provincia di Cuneo. Quest’ultimo segnerà l’immaginario di Federico Fellini.

E’ del 1921, però, il primo film italiano con un tema prettamente fantascientifico: il robot. “L’uomo meccanico” del comico francese André Deed (conosciuto in Italia per la figura di “Cretinetti”) è un film muto di 30 minuti circa, in cui si assiste per la prima volta allo scontro fra due robot. Il primo rubato da una banda di criminali e utilizzato per le loro malefatte, il secondo costruito per fermarlo e catturare i banditi.

I TIMIDI ANNI ‘50

Negli anni ’50, dopo la catastrofica parentesi delle due guerre, la fantascienza e il fantastico riappaiono timidamente e con grande vergogna nelle narrazioni italiane.

All’estero la situazione è ben diversa.

  • In U.R.S.S. Pavel Klushantsev gira il cult Road to the stars (1957) e Aleksandr Kozyr dirige il kolossal sovietico Stazione spaziale K9 (1959), mentre in Giappone Ishirō Honda creaGodzilla(1954), a cui seguiranno Rodan, il mostro alato (1956), Uomini H (1957), Inferno nella stratosfera (1959) e uno dei peggiori film della storia della fantascienza: I misteriani  (1957)
  • Negli USA spopolano film come Ultimatum alla terra (1951 – Robert Wise), La cosa da un altro mondo (1951 – Christian Nyby), La guerra dei mondi (1953 – Byron Haskin), Gli invasori spaziali (1953 – William Menzies), DestinazioneTerra! (1953 – Jack Arnold), Il mostro della laguna nera (1954 – Jack Arnold), L’astronave atomica del dottor Quatermass (1955 – Val Guest), Il pianeta proibito (1956 – Fred Wilcox), Nel 2000 non sorge il sole (1956 – Michael Joseph Anderson ispirato al romanzo “1984” di Orwell), L’invasione degli ultracorpi (1956 – Don Siegel), Radiazioni BX: distruzione uomo (1957 – Jack Arnold), L’esperimento del dottor K. (1958 – Kurt Neumann), Blob (1958Irvin Yeaworth Jr.), per chiudere con Il villaggio dei dannati (1960 – Wolf Rilla).
  • Accanto a questi classici si affianca un’ampia filmografia fantascientifica che va dal film scult Plan 9 from Outer Space (1959) di Ed Wood a numerosi monster movie come Tarantula (1955) di Jack Arnold, ai primi disaster movie come La meteora infernale (1957) di John Sherwood e vari altri B-Movie come le prime pellicole di Roger Corman: It Conquered the World (1956), Il vampiro del pianeta rosso (1957), Guerra dei satelliti (1958).
La macchina ammazza cattivi

In Italia, se si esclude “La macchina ammazza cattivi, insolito film di Roberto Rossellini del 1948, e poche altre pellicole che contaminavano elementi fantascientifici con la commedia, vedi “Noi due soli” (1952 con Walter Chiari), o il gangster movie, vedi “Terrore sulla città” (1957 Anton Giulio Majano), la fantascienza tarda a prendere piede.

La morte viene dallo spazio

Bisogna aspettare la fine degli anni ‘50 per parlare di fantascienza italiana grazie a due film: “La morte viene dallo spazio” e “Caltiki, il mostro immortale”.

La morte viene dallo spazio” (1958) di Paolo Heusch è una pellicola di genere catastrofico in cui la terra è minacciata da una pioggia di asteroidi. Solo la cooperazioni fra potenze nucleari e un po’ di fortuna riescono a scongiurare il peggio. Curioso quanto la trama ricordi disaster movie come “Meteor” (1979), “Armageddon” (1998) o “Deep Impact” (1998).

FILM italiani di Fantascienza - Parte 1
FILM italiani di Fantascienza – Parte 1 – Caltiki, il mostro immortale

Caltiki, il mostro immortale” (1959) di Riccardo Freda (regista che firmerà varie pellicole horror, fantascientifiche e fantasy) è un curioso mix di generi che chiude la breve parentesi fantascientifica del decennio. Freda mescola horror, monster movie, avventure esotiche e fantascienza in maniera efficace.

In questo film (come per “La morte viene dallo spazio”) inizia a farsi strada un giovane Mario Bava, regista determinante per lo sbocciare del cinema di genere italiano.

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Fantascienza italiana Parte 1
Cabiria

 

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