FANTAITALIA – I FILM italiani di Fantascienza – Parte 2

I FILM italiani di Fantascienza – Parte 2: I film di Antonio Margheriti e Mario Bava. Gli artigiani della fantasceinza. Gamma 1.

I B-MOVIE ITALIANI DEGLI ANNI ‘60

Negli anni ’60 in Francia la fantascienza al cinema è colta. Autori come Jean-Luc Godard e Chris Marker dirigono due imprescindibili e bizzarri cult di fantascienza: Agente Lemmy Caution: missione Alphaville (1965) e La jetée (1962), cortometraggio che ispirerà il film di Terry Gilliam L’esercito delle 12 scimmie (1995). François Truffaut porta sul grande schermo il romanzo di Ray Bradbury Fahrenheit 451 (1966), mentre Roger Vadim fa interpretare alla bellissima Jane Fonda il personaggio di Barbarella (1968), inventato dal disegnatore Jean-Claude Forest. Anche Alain Resnais dirige un curioso film di fantascienza: Je t’aime, je t’aime – Anatomia di un suicidio (1968).

FILM francesi di fantascienza anni '60
FILM francesi di fantascienza anni ’60

Gli Stati Uniti, parallelamente a molti b-movies, producono i grandi classici: L’uomo che visse nel futuro (George Pal – 1960), Viaggio allucinante (Richard Fleischer – 1966), Il pianeta delle scimmie (Franklin J. Shaffner – 1968). In Televisione spopola Star Trek (1966) e, per i più piccoli, ci sono i cartoni animati di Hanna-Barbera.

La Gran Bretagna è stranamente prolifica in questo decennio. Nasce la serie televisiva Doctor Who (1963), mentre Gerry e Sylvia Anderson creano le serie Thunderbirds (1964), Stingray (1964), S.H.A.D.O. (1969). Peter Brook dirige Il signore delle mosche (1963), Roy Ward Baker L’astronave degli esseri perduti (1967), Val Guest The Day the Earth Caught Fire (1961) e Stanley Kubrick Il Dottor Stanamore (1966).

In Giappone esplode il fenomeno monster movie e vari altri film di fantascienza veramente trash, fra cui Il fango verde (Kinji Fukasaku – 1960), ma anche capolavori della Nouvelle Vague Giapponese come The Face Of Another (Hiroshi Teshigahara – 1966). In TV compare per la prima volta Astro Boy (1963), anime di Osamu Tezuka.

In Russia e nel blocco sovietico sono prodotti film come Il pianeta delle tempeste (Pavel Klushantsev – 1962) Fine agosto all’hotel Ozon” (Jan Schmidt – 1966) e Soyux 111 Terrore su Venere (Kurt Maetzig – 1960).

2001 odissea nello spazio (1968)
2001 odissea nello spazio (1968)

Nel 1968 Stanley Kubrick dirige 2001 odissea nello spazio e niente sarà più come prima.

In Italia negli anni ’60 la fantascienza prende lentamente piede grazie anche ad alcune riviste specializzate. Le più rilevanti furono indubbiamente Oltre il cieloquindicinale di fantasie scientifiche, attualità missilistiche, documentazioni, astronautica, rivista che abbinava racconti di genere ad articoli scientifici, Mondi Nuovi (1952), l’unica che pubblicò anche fumetti come i pionieri della Via Lattea e Il mistero del satellite H-15 di Guido Buzzelli, I Romanzi del Cosmo (1957 – 1958) di Giorgio Monicelli, ma soprattutto la longeva Urania (1952) e la più ricercata Galaxy / Galassia (1958 – 1979).

IL CICLO DI GAMMA 1

FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 - I film di Antonio Margheriti
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 – I film di Antonio Margheriti

Il primo regista italiano che cavalcò il genere fu Antonio Margheriti, che esordì nel 1960 con Space Men a cui seguirà Il pianeta degli uomini spenti (1961) e la quadrilogia della stazione spaziale Gamma 1: I diafanoidi vengono da Marte (1965), I criminali della galassia (1965), Il pianeta errante (1966) e La morte viene dal pianeta Aytin (1967).

Tutti film a bassissimo costo, interpretati ingenuamente e con storie copiate malamente dai B-Movie statunitensi, ma che, nonostante tutto, conservano un fascino sinistro assente nei corrispettivi d’oltreoceano. I quattro film del ciclo di Gamma 1 furono girati contemporaneamente utilizzando gli stessi set e lo stesso cast per massimizzare i costi (arte che rese celebre Marghertiti).

Escludendo I criminali della galassia, in cui uno scienziato pazzo e nazistoide vuole creare una nuova super razza tramite esperimenti genetici, in tutti gli altri film una minaccia che proviene dallo spazio mette a repentaglio l’umanità.

Nei diafanoidi si tratta di esseri extraterresti luminosi che vogliono impossessarsi dei corpi umani. Un canovaccio copiato alla meglio dal film l’Invasione degli ultracorpi (Don Siegel – 1956).

In La morte viene dal pianeta Aytin, esseri simili a Yeti nascosi nell’Himalaya stanno escogitando un modo per invadere la Terra.

FILM italiani di Fantascienza – Parte 2
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 – I modellini delle città futuristiche del ciclo Gamma 1

Nei film Il pianeta degli uomini spenti e il pianeta errante la minaccia è un planetoide in rotta di collisione con la Terra. Il primo è un asteroide governato da un’intelligenza artificiale che risponde a un antico comando impostato da intelligenze aliene ormai estinte. Il secondo è un oggetto vivente. In entrambi le scenografie dell’interno del pianeta ricordano quelle di Soyux 111Terrore su Venere (Kurt Maetzig – 1960). Tubi di plastica colorata da cui spruzza sangue, strette gallerie di cartapesta, fumi colorati, magma che sembra marmellata che bolle, danno una particolare connotazione horror ai film di Margheriti.

Paradossalmente sono gli effetti speciali a rendere tuttora memorabili questi film.
Il regista ricorda: “… non c’era niente, non esisteva niente, nemmeno i soldi per fare il film. Questa è la verità” (tratto da Nocturno Dossier 123). Per sopperire a questa mancanza, c’era bisogno di genio e di praticità.
I modellini delle navi spaziali, delle auto e di intere città comprati nei negozi di giocattoli e poi modificati ora sono certamente ridicoli, ma negli anni ’60 erano efficaci.
“… per evitare di far vedere i fili che muovevano i modellini misi i fili nella parte inferiore delle astronavi e feci lavorare le cineprese a testa in giù…” (tratto da Nocturno Dossier 123).
Il comico balletto spaziale di fine anno, in I diafanoidi vengono da Marte, è un esempio della bravura nel saper creare l’assenza di gravità con zero mezzi a disposizione.

FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 Gamma 1 vs 2001
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 Gamma 1 vs 2001

Stanley Kubrick offrì a Margheriti la possibilità di supervisionare gli effetti speciali di 2001 Odissea nello spazio insieme a Douglas Trubull. Offerta che rifiutò, limitandosi a fornire una consulenza tecnica su come risolvere i problemi dei riflessi delle luci sui caschi degli astronauti. Aneddoto avvolto di mistero e leggenda. Cosa certa è che Kubrick guardò alcuni suoi film insieme allo stesso Marghertiti.

Curioso notare che la stazione orbitante a doppia ruota in Gamma 1 sia molto simile a quella che appare nel valzer delle astronavi di 2001. Più si guardano i film del ciclo Gamma 1 e più sembra di riconoscere alcune inquadrature identiche in cui gli astronauti galleggiano nello spazio (sensazione che si prova guardando anche i film sovietici di Pavel Klushantsev).

Imbarazzante la somiglianza fra l’inondazione rossa che sommerge il laboratorio in I criminali della galassia e la colata di sangue che fuoriesce dagli ascensori in Shining (1980).

FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 Shining vs Gamma 1
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 Shining vs Gamma 1

Forse anche Ridley Scott e lo sceneggiatore Dan O’Bannon hanno fatto tesoro dell’inventiva di Margheriti. L’inizio di Space Men (1960) e di Alien (1979) sono identici (il lento risveglio dall’ibernazione sulla nave spaziale). Così come la fuga dei protagonisti di I diafanoidi vengono da Marte (1965) dagli alieni gassosi, attraverso i corridoi che vengono man mano fatti chiudere via radio da paratie stagne, ricorda la fuga di Dallas dallo Xenomorfo fra i condotti di aerazione in Alien.

TERRORE NELLO SPAZIO

FILM italiani di Fantascienza – Parte 2
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 – Terrore nello spazio (1965) Mario Bava

Altro film di fantascienza italiano a cui Alien è debitore è Terrore nello spazio (1965) di un altro grande artigiano del cinema: Mario Bava.

Due navi spaziali stanno mappando le zone inesplorate dello spazio quando ricevono un misterioso segnale d’aiuto proveniente da un mondo sconosciuto. Durante l’atterraggio sul pianeta, gli equipaggi di entrambe le navi impazziscono e cercano di uccidersi a vicenda. Ripreso il controllo di se stesso, il capitano Markary ripristina l’ordine sulla sua astronave e, insieme ai superstiti, cerca di comprendere cosa sia successo.

FILM italiani di Fantascienza – Parte 2
Terrore nello spazio (1965) L’interno dell’astronave aliena
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2
Terrore nello spazio (1965) – Il cadavere gigante dell’alieno
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2
Terrore nello spazio (1965) L’interno dell’astronave aliena

Come in Alien, l’equipaggio del film di Bava si imbatte nel relitto di una nave aliena al cui interno giace il cadavere di un essere gigantesco.Belli gli interni della nave aliena, che ricordano le illustrazioni di Karel Thole, così come è geniale la scenografia del pianeta, costruita con mezzi poverissimi, ma che, grazie a espedienti registici, luci, colori vivaci e tanto fumo, restituisce allo spettatore quanto basta per immergersi in un mondo misterioso e inospitale.

Curiose anche le nazistoidi divise spaziali degli astronauti.

Terrore nello spazio è ancora oggi un film che stupisce anche grazie a un’atmosfera sempre cupa molto più vicina al genere horror che alla fantascienza di quegli anni.

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Terrore nello spazio (1965) - La sepoltura
FILM italiani di Fantascienza – Parte 2 – Terrore nello spazio (1965) – La sepoltura
Terrore nello spazio (1965) - Le divise
Terrore nello spazio (1965) – Le divise
Terrore nello spazio (1965) – Le divise

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