I DIAVOLI – Ken Russell vs Aldous Huxley

“I DIAVOLI” di Ken Russell è un film maledetto del 1971 tratto da “I diavoli di Loudon”, pubblicato nel 1957 da Aldous Huxley e a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti in Francia nel XVII secolo.

EVENTI STORICI

Lo spunto di questa tragica vicenda ha origine da un documento firmato da un vero diavolo e conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi datato 19 maggio 1629. Il demone in questione si chiama Asmodeus e pare abbia firmato un contratto, nel quale assicura di abbandonare per sempre il corpo della superiora delle orsoline di Loudon Jeanne des Anges. Il documento appartiene a una serie di prove che nel 1634 mandarono al rogo Urbain Grandier, parroco di Loudon accusato di stregoneria dal barone De Laubardemont.

IL FILM

Il film, come i fatti storici e il libro, è ambientato nella Francia del 1631 e  narra la storia di Urbain Grandier che, a causa dei contrasti con il barone De Laubardemont, verrà diffamato, accusato di stregoneria e infine bruciato vivo. Urban è un prete gesuita, ma ama le donne tanto da mettere incinta la figlia di un medico cialtrone per poi sposarne un’altra: Madeleine De Brou. Autoritario e illuminato attraversa le strade della sua città devastata dalla peste portando sollievo ai morenti senza curarsi della propria persona. Grazie al potere conferitogli da un documento imperiale preserva l’incolumità dell’ignorante popolazione dai giochi di potere dei confinanti nobili intenzionati a governare al suo posto. Integerrimo negoziatore dalle sconfinate doti morali impedisce che l’esercito abbatta le mura cittadine.

La sua chiacchierata persona inizia a diventare l’ossessione di suor Jeanne Des Anges, frustrata e repressa superiora delle Orsoline. Una suora deforme interpretata magistralmente da Vanessa Redgrave. Nel disperato e patetico tentativo di avvicinarsi fisicamente a sé, nonostante le rigorose proibizioni della clausura, offre a padre Grandier il ruolo di confessore del convento. Comprese le vere ragioni che si celano dietro la richiesta, il sacerdote rifiuta con disprezzo l’alta onorificenza concessagli, facendo precipitare nella follia la superiora.

Memorabile la scena al limite del blasfemo in cui la Redgrave, nei dolori del cilicio, ha un’allucinazione erotica in cui scambia Gesù con Oliver Reed .

Lo stato della Madre Superiora viene subito notato dalle altre suore e ben presto viene strumentalizzato dai tanti mediocri e pavidi nemici che Grandier si è fatto. De Laubardemont approfitta della situazione e chiama in paese un inquisitore che stabilirà la possessione diabolica di tutte le suore del monastero.

Suor Jeanne des Anges verrà brutalmente e spietatamente torturata sia in maniera fisica che psicologica, insieme a tutte le sue consorelle fino a essere convinta di essere posseduta dal demonio e spronata ad accusare Padre Grandier di stregoneria.

Durante il processo farsa il sacerdote viene spogliato di qualunque potere e autorità in fronte al popolino. Diffamato, umiliato e additato come demone corruttore si ritrovo solo e deriso da tutti, soprattutto dai cittadini che aveva sempre protetto, ma ancora più forte nella propria fede e morale personale.

Dopo strazianti torture viene arso vivo. Solo il boia prova pietà per quest’uomo tanto da assicurargli, senza riuscire a mantenere la promessa, di render meno atroce la sua fine.

Dietro queste piccole pedine, i grandi e occulti poteri giocano le loro partite: il cardinale Richelieu che vuole risolvere la questione dei Protestanti, re Luigi XIII dipinto come un omosessuale misogino.

Affascinanti le scenografie surreali e stilizzate di Derek Jarman in netto contrasto con i costumi medioevali.

Venne presentato alla mostra di Venezia del 1971 dove venne accusato di essere una volgare, blasfema e inaccettabile mistificazione, faziosa culturalmente e storicamente. Si richiese il licenziamento del curatore dell’edizione della mostra e di bruciare la pellicola (cosa che non accadde).

Ai superbi attori Oliver Reed e Vanessa Redgrave, venne vietato di mettere piede in Italia pena il carcere.

Gli orrori dell’inquisizione e la crudeltà della clausura non si possono raccontare.

IL LIBRO

“La relazione fra indemoniato ed esorcista è probabilmente ancora più intima di quella fra psichiatra e nevrotico.”

Ancora più allucinante il libro di Huxley che riesce, anche senza le truculente immagini del film, a descrivere in maniere spietata la bassezza e la meschinità umana. Intressentissimo lo scenario storico ben documentato utile a capire i fatti e i giochi di potere che movevano gli invisibili fili dei personaggi di questa abominevole vicenda.

Huxley oltre all’accurata introduzione storica e alla dettagliata ricostruzione del processo farsa alle indemoniate suore Orsoline tenuto da una squadra di esorcisti, affamati di pubblicità e deliberatamente disonesti e consapevolmente malintenzionati, analizza i pericolosi comportamenti delle masse e la capacità di manipolarli “trasformando in realtà oggettive le fantsie più tendenziose“.

“La folla è l’equivalente di un cancro. Il veleno che essa secerne spersonalizza i membri che la compongono.”

Il ritratto del cardinale Richelieu è quanto mai sgradevole, satanico e marcescente. Richelieu non poteva mai evitare l’umiliante consapevolezza di essere oggetto di ribrezzo a causa delle sue malattie e dei puzzolenti e disgustosi rimedi dell’epoca. Un uomo che a Loudun mise in scena “un esperimento politico per dimostrare fino a che punto potessero spingersi impunemente i metodi della dittatura totalitaria.” oltre a un’elaborata vendetta personale.
“Il Cardinale si comportava come un semi dio, ma il poveretto doveva recitare la sua parte in un corpo che la malattia aveva reso così repellente che,a volte, le persone potevano a malpena sopportare di sedere in una stanza con lui…”
Un personaggio temuto e odiato da tutti. Su di lui si sprecavano ballate e poemetti che lo denigravano. Huxley riporta questo molto significativo: “Vide i vermi brulicare fra le sue sudice ulcere / Si vide il braccio morire / Quel braccio che incendiò l’Europa tutta di guerre /Che diede alle fiamme tanti altari”
Quando fu chiaro che ogni cura e ogni reliquia non avrebbero salvato il semi dio da un emminente morte, fu chiamata anche una vecchia guaritrice (una figura che in altre occasione aveva fatto bruciare viva con accuse di strgoneria). “Biascicando i suoi incantesimi la vecchia gli somministrò quattro once di sterco di cavallo macerato in una pinta di vino. Fu con in bocca il gusto di escrenmetni che l’arbitro deei destini d’Europa rese l’anima al creatore”

Ancora più spaventosa la fine che fecero quasi tutti i carnefici di Urbain Grandier, morti in circostanze improvvise e misteriose. Indescrivibili rimorsi di coscienza o una vendetta ultraterrena?
A un mese esatto dall’esecuzione di Grandier, padre Lactance buttò a terra il crocefisso del prete che gli aveva somministrato l’etrema unzione e morì.
La notte successiva Mannoury, il chirurgo, vide il fantasma di Grandier. Iniziò a delirare chiedendo perdono. Muore nel giro di una settimana.
Louis Chauvet, uno dei giudici, sprofondò nella pazzia e morì quell’inverno.
Padre Tranquille che tanto aveva odiato Grandier, muore qualche anno più tardi in preda all’isteria tanto simile a quella delle povere suore orsoline “che tanto accuratamente aveva fomentato“.
I diavoli sono tanti in questa vicenda e sembra non abbiano risparmiato nessuno.

Altre informazioni storiche sui fatti di Loudun
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