IL FASCINO DELLE LOCATION – IL DISPREZZO – Jean-Luc Godard
Il disprezzo è un film ipnotico, fatto da lunghissimi piani sequenza. Jean-Luc Godard mette in scena le tensioni e i turbamenti personali, esorcizzandoli.
IL FILM
Una coppia in crisi. Lui Michel Piccoli (nella parte di uno sceneggiatore cinematografico), lei Brigitte Bardot. Lo sceneggiatore è ingaggiato da un produttore statunitense che vuole affiancarlo al regista Fritz Lang (nella parte di se stesso) per rendere più commerciale la versione dell’Odissea del vecchio regista tedesco. Il regista è fermo sulle sue posizioni, il produttore è insoddisfatto e lo sceneggiatore cerca di usare la sua bella moglie per ottenere un compenso maggiore dal produttore. La moglie è molto scocciata dalla situazione e si aggira annoiata per la bellissima villa Malaparte, ma il cinismo del marito la porta ad allontanarlo definitivamente da lui e a tradirlo seppur controvoglia. E’ la fine della loro relazione, ma anche il naufragio del progetto cinematografico e della vita dello sceneggiatore.
IMPRESSIONI
“Il disprezzo” è un film lento, ma ipnotico, fatto da lunghissimi piani sequenza. Jean-Luc Godard mette in scena le tensioni e i turbamenti personali (stava divorziando dalla moglieAnna Karina ), esorcizzandoli o reinterpretandoli nella sua vita reale. Piccoli è un alterego di Godard: geloso, distaccato, cinico, manipolatore, tenero e perdente. La Bardot, nel pieno della sua bellezza e del suo successo, esprime sensualità a ogni fotogramma.
Nelle prime meravigliose scene Godard la omaggia mostrandoci il suo corpo nudo in una luce rossa poi gialla e poi blu come Andy Warhol iconizzò Marilyn Monroe.
Indimenticabile il lungo e drammatico piano sequenza finale.
Un film che spesso rischia di essere noioso, ma che non si fa dimenticare.
Girato a Capri nella spettacolare Villa Malaparte, la casa progettata dallo scrittore Curzio Malaparte.
La location è stata recentemente omaggiata nel poster della mostra di Cannes.
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