Lucio Fulci: PAURA nella CITTÁ dei MORTI VIVENTI

Il cinema nero di Lucio Fulci. Recensione di “PAURA nella CITTÁ dei MORTI VIVENTI” film horror cult degli anni 80

Primo della “trilogia della morte”, insieme a  “L’aldilà” e “Quella villa accanto al cimitero” tre film girati fra il 1980 e il 1981.

Una veggente di nome Emily ha la visione di un prete che si suicida impiccandosi causando cosi‘ il risveglio dei morti. La ragazza subisce uno shock dopo la visione e va in catalessi profonda e, creduta morta, viene sepolta viva. La giovane viene salvata in extremis da un giornalista che poi la condurrà nel luogo dove è avvenuta l‘allucinante visione. Si tratta della città di Dunwich dove il male si è reincarnato nel prete morto e dove, la notte di Ognissanti, i morti torneranno dall‘aldilà. Sarà un durissima lotta per scongiurare l‘avvento degli zombi. Il film più truculento di Fulci. Le efferatezze e la violenza di presenti in “paura nella città dei morti viventi” raramente si sono viste in altri film. Prima fra tutte la famosissima sequenza in cui una ragazza muore vomitando le sue budella in un delirio di sangue, interiora e suoni nauseanti.

Paura nella città dei morti viventi - Lucio Fulci
Paura nella città dei morti viventi – Il suicidio del prete

I “morti viventi” di questo film non sono zombi tanto cari in quegli anni, ma fantasmi che appaiono improvvisamente ovunque, senza lasciare possibilità di scampo. Per tutta la durata della pellicola aleggia un’atmosfera “senza alcuna speranza” che rende la visione ancora più angosciante.

Tanti i riferimenti letterari da Lovecraft a Poe per la claustrofobica scena in cui l’attrice Catriona MacColl (che interpreterà anche i successivi film) viene sepolta viva.

Il film venne ovviamente stroncato in Italia, ma ottenne il primo premio al Festival del fantastico di Avoriaz del 1980.

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