SERIE TV – ARCHER –  Serie di Adam Reed

Arriva anche in Italia, sulla piattaforma Netflix, la tanto attesa Undicesima stagione di ARCHER. La serie animata ideata da Adam Reed si conferma come outsider assoluta per imprevedibilità, scorrettezza e  fuori da qualsiasi discorso “politically correct”. Questa formula ha riscosso un grande successo, facendo incetta di premi e nomination ma facendo storcere il naso ai più romantici: i meno cinici faticheranno a vedere questo anti eroe come protagonista di una serie così fortunata.

logo della serie
ARCHER

Il personaggio

Sterling Archer è una spia, nome in codice “Duchessa” (pseudonimo praticamente mai usato nella serie) che suo malgrado ha la fama  di “miglior agente segreto del mondo”, nonostante spesso rovini tutto per colpa del suo carattere. Il personaggio di Archer è ben costruito, rappresenta tutti i peggiori difetti dell’umanità: è un dissoluto edonista, egocentrico, narcisista, alcolizzato e sfacciatamente sicuro di sé. Vive in un attico a Manhattan con il suo maggiordomo tuttofare, Woodhouse, avvezzo all’eroina.

foto di Sterling Archer
Sterling Archer

Archer è un bastardo nel senso comune del termine, cinico e freddo; particolarmente divertenti sono gli aneddoti (raccontati in flashback) nei quali scarica le compagne, spesso avventure di una sola notte, eccetto Lana. Archer ha un amore per Lana, sua vecchia fiamma (oltre che collega di lavoro) del quale resterà innamorato per tutte le 11 stagioni, peccato che non sia in grado né di riconoscere questo sentimento, tantomeno gestire questo sentimento.

In realtà, il percorso di crescita del personaggio porterà Archer a lavorare su di sé  per cercare di comprendere, accettare e gestire l’amore per Lana, lottando con quello che è il suo pesante bagaglio emotivo. Numerosi anche i flashback della sua triste e solitaria infanzia che giustificano le sue particolari peculiarità caratteriali.

Questo non significa che non ci siano dei tira e molla tra di loro lungo le 11 stagioni, ma solo in questa undicesima stagione la metabolizzazione del sentimento verso Lana sembri subire un’evoluzione determinante.

Archer eLana
Archer e Lana

Gli Altri Personaggi

Una particolarità di questa serie è che Archer, pur avendo un mix di difetti imbattibile, è il peggiore in assoluto: gli altri componenti del suo team hanno singoli “difetti” molto più accentuati del protagonista. Per esempio: la madre di Archer, Mellory, è estremamente egoista.

Cyril, il contabile (che nel corso delle stagioni diventerà operativo) è più sesso dipendete di lui, a livello patologico; anche Pam, La responsabile risorse umane, è una ninfomane… mentre  Cheryl, la segretaria, risulta essere molto più egocentrica e bastarda di Archer e così via…

In questo contesto Archer sembra non sfigurare mai, ma nemmeno mai a suo agio, eccetto che con Lana, Lei è meglio di lui…in tutto.

 

foto di gruppo
Il team di ARCHER

 La Serie

Sebbene durante le prime 7 stagioni ci sia stata un lenta ma costante crescita del personaggio, gli altri personaggi hanno subito inspiegabilmente,  una regressione (vedi il dimagrimento di Pam nella V° stagione, chiamata ARCHER VICE, dovuto all’abuso smodato di cocaina, oppure alla carriera da cantante country di Cheryl, del tutto cancellata e giustificata con un disturbo bipolare della stessa, etc…).

Tutto sembra sembrare andare bene con Lana fino alla 6° stagione, tra alti e bassi, si percepiva un avvicinamento continuo (dovuto anche alla scelta di lei di farsi inseminare artificialmente con il seme di Archer… a sua insaputa). Poi succede qualcosa di imprevedibile, alla fine della 7° stagione Archer entra in coma a causa di un colpo di pistola sparato da una sua fiamma (cosa che farà naufragare il rapporto con Lana) che durerà ben 3 stagioni.

Le 3 Stagioni “fuori”

In queste 3 stagioni succede di tutto, con le libertà che l’animazione offre, si passa da una stagione ambientata nella Los Angeles noir degli ani ’50, chiamata ARCHER DREAMLAND, ad una ambientata negli anni ’40 su un’isola tropicale (ARCHER DANGER ISLAND), fino alla più improbabile ARCHER 1999, ambientata nello spazio.

Sebbene queste 3 stagioni abbiano una storia avvincente da raccontare, non portano nulla alla narrazione del tema principale, sconvolgendo i ruoli dei personaggi e relegandoli a situazioni avulse e inspiegabili, mescolando i rapporti tra gli stessi senza regalarci un motivo valido per questo “scherzo” se non il sogno di un malato in coma (ARCHER)

11° Stagione (spoiler)

Questa undicesima stagione sembra che finalmente porti ad una presa di coscienza di Archer per i suoi sentimenti e sembra lasciar intuire una vera maturazione del personaggio proprio quando sembra che…. finisce la stagione. Inaccettabile!

Mentre il protagonista era in coma, con le tre stagioni off topic (sotto alcuni punti di vista discutibili), il resto del cast ha continuato a vivere: L’agenzia di spionaggio (I.S.I.S.) è tornata a lavorare a gonfie vele nella quale tutti sembrano avere una vita migliore, anche la stessa Lana che ,nel mentre, si è …sposata (sig!) con un facoltoso, responsabile e anziano uomo d’affari (guarda caso l’opposto di Archer). In somma, senza Archer la vita sembra andare meglio a tutti e lui se ne rende conto e nel finale di stagione sembra capirlo appieno  proponendo un discorso sorprendentemente maturo, tentando di moralizzare gli altri.

Vero mistero che desta non poche perplessità è la scomparsa di Woodhouse, il maggiordomo/schiavo di Archer.

Sebbene sia scomparso dalla storia alla fine della 6° stagione (con la partenza della banda per Los Angeles), solo in questa 11 stagione si accenna alla sua morte. Nessuno si preoccupa si spiegarcene le cause, viene solo detto in un paio d’occasioni. L’ unico a essere veramente scosso dal fatto è il solo Archer che, ne farà anche un dramma in una puntata dove la sottotrama sarà incentrata sul suo lutto.

Questa stagione, più di altre, lascia con l’amaro in bocca: undici stagioni per far capire ai due protagonisti che DEVONO stare insieme sono veramente tante e…non credo sia finita qui.

Conclusioni

Il risveglio di Archer dal coma  segna il ritorno alle atmosfere spy che ci hanno appassionato nelle prime stagioni, anche se questa 11sima non sia una delle stagioni migliori, segna un netto punto di crescita del personaggio principale lanciando un cliffhanger per la prossima stagione, già annunciata e, dal punto di vista narrativo, inmancabile.

 

 

 

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