SERIE TV – SF8 il Black Mirror coreano

SF8 è una serie coreana di fantascienza composta da 8 episodi slegati fra loro di circa 1 ora l’uno. Presentato come il Black Mirror coreano, SF8 affronta le medesime domande: come le nuove tecnologie influiranno sulla vita delle persone, sulle loro relazioni, sui loro passatempi, o come ne risolveranno i problemi?

Androidi/badante, intelligenze artificiali senzienti, realtà aumentata, realtà virtuale, catastrofi ecologiche, la fine del mondo…

SF8
La serie tv coreana di fantascienza SF8

La qualità degli episodi di SF8 è altalenante. Le ambientazioni, le scenografie e le intuizioni tecnologiche future sono eccezionali, ma alcune storie sono scontate o raccontate con toni eccessivi che non mi hanno convinto.
Molto interessante, comunque, ammirare l’approccio coreano alla fantascienza: quasi sempre intimista, minimale e sentimentale. Assolutamente da conoscere, nonostante i miei giudizi lapidari.

Per i registi coreani, il cinema di fantascienza è allo stesso tempo vicino e lontano. I film di fantascienza provenienti dall’Occidente sono stati parte del mio percorso per diventare regista. Ma quando è successo, mi sono trovato di fronte un muro da scalare per riprodurre quel desiderio con un linguaggio, un tempo e uno spazio nostri. La fantascienza era considerato un genere inaffrontabile a causa degli alti costi e della mancanza di un pubblico specializzato. Tuttavia, più o meno nell’ultimo decennio, sono stati fatti vari sforzi, nel cinema e nella letteratura, per aprirsi a quel mondo inesplorato. Così, sono cresciuti i lettori e gli spettatori, e la fantascienza, una volta che ha preso piede, è apparsa ovunque attorno a noi. Come rappresentante della Korean Directors’ Guild, sono salpato con altri otto coraggiosi compagni di viaggio, dando il via a un’avventurosa odissea fantascientifica, la cui destinazione finale nessuno conosce. Ad ogni fermata lungo il viaggio, visioni differenti dell’uomo e del futuro faranno capolino e andranno ad arricchire il mondo”.

— Kyudong Min, produttore di SF8 e regista dell’episodio The Prayer (estratto dal sito di TSFF)

Presentato al Trieste S+F Festival 2020

EPISODIO 1 – THE PRAYER

SF8Regia di Kyudong MIN.
Voto 6

I tormenti di un robot infermiera nel decidere chi salvare tra i pazienti che ha in cura.” (TSFF)

Il primo episodio della serie ha entusiasmato molti. Io l’ho trovato, invece, molto scontato e datato nonostante le sue alte ambizioni. La badante/robot che deve prendersi cura sia del paziente che dei parenti appartiene a una fantascienza ingenua che non tiene conto, per esempio, di un racconto di fantascienza cinese con tematiche simili: “L’estate di Tongtong” di Xia Jia. Il processo di umanizzazione dell’androide e la nascita dei suoi nuovi dubbi morali è un po’ ridicola.

La propensione asiatica a essere sempre un po’ troppo emotiva e sopra le righe, in questo caso, peggiora la situazione. Ottima, comunque, l’ambientazione.

EPISODIO 2 – BLINK

SF8Regia di Karam HAN.
Voto 4

Una poliziotta scettica sulle potenzialità delle intelligenze artificiali si convince a sottoporsi a un innesto cervello-AI per svolgere le proprie indagini.” (TSFF)

La solita coppia di poliziotti male assortita uguale a tanti film statunitensi, ma in questo caso si tratta di una donna e un’intelligenza artificiale installata nel suo cervello. Un po’ di combattimenti, un po’ di videogiochi, un po’ di buoni sentimenti. Bruttino.

EPISODIO 3 – JOAN’S GALAXY

Regia di Yunjeong LEE.
Voto 7

In un pianeta immerso nelle polveri sottili, la società è divisa in due: chi si può permettere un vaccino che dà un’aspettativa di vita di 100 anni, e chi non può, e a malapena arriva a 30.” (TSFF)

Non male questo episodio, ma, per i miei gusti un po’ troppo melenso. Belle le costose tute respiratorie.

EPISODIO 4 – MANXIN

Regia di Deok ROH.
Voto 8

Una società futura dove tutti credono a ‘Manxin’, un’intelligenza artificiale che vanta di prevedere infallibilmente il futuro di ogni persona.” (TSFF)

Finalmente un episodio che mi è piaciuto. Intelligente l’idea della tossicodipendenza da oroscopi creati dall’intelligenza artificiale. Ottima caccia all’uomo nel labirinto di garage.

EPISODIO 5 – WHITE CROW

Regia di Cheol-soo JANG.
Voto 7

La star del web BJ Juno resta intrappolata in un terrificante mondo parallelo mentre si cimenta in un videogame VR in diretta streaming.” (TSFF)

Niente di innovativo, ma ben fatto. In qualche modo mi ha ricordato il nostro Nirvana e il giapponese Confession. Non so se il sistema scolastico coreano sia così competitivo e bullizzante come nel paese del Sol Levante. Dal regista del crudele ed efferato Bedevilled (2010) mi sarei aspettato qualcosa di più estremo, ad ogni modo avvincente e inquietante.

EPISODIO 6 – LOVE VIRTUALLY

Regia di Kihwan OH.
Voto 4

Un uomo e una donna si incontrano nella realtà virtuale, in una quotidianità dove reale e virtuale si mescolano impercettibilmente.” (TSFF)

Commedia prevedibile e piuttosto noiosa. Carine alcune situazioni come la protesta in piazza.

EPISODIO 7 – BABY IT’S OVER OUTSIDE

Regia di Goocjin AHN.
Voto 5

Un ragazzo e una ragazza vivono la loro storia d’amore mentre la Terra è sull’orlo della distruzione a causa di una cometa.” (TSFF)

Divertente storia d’amore a pochi giorni dalla fine del mondo.

EPISODIO 8 – EMPTY BODY

Regia di Uiseok KIM.
Voto 8

Una madre fa rivivere il figlio, morto in un incidente stradale, combinando parte del suo cervello con un’intelligenza artificiale. Ma nulla sarà come prima.” (TSFF)

Altro episodio riuscito. Quali sono i diritti legali di un’intelligenza artificiale? Che percentuale di ricordi del defunto deve avere un’intelligenza artificiale per considerarsi umana? Come comportarsi se il defunto e l’intelligenza artificiale hanno volontà e obiettivi opposti?

Racconto intimista, ben realizzato.

Full cast on IMDB

SF8
SF8 poster

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