SERIE TV – TALES FROM the LOOP: il futuro ispirato alle illustrazioni fantarurali di Simon Stålenhag

“Tales from the loop” è la nuova serie TV di fantascienza targata Amazon. 8 episodi slegati fra loro, privi di effetti speciali e dai tempi dilatati.

Tales from the loop” è la nuova serie TV di fantascienza targata Amazon. La popolare piattaforma video on demand promuove un prodotto controcorrente: 8 episodi slegati fra loro, privi di effetti speciali e dai tempi dilatati.

Tales from the loop” si propone come fantascienza intimista e malinconica, ispirata ai curiosi dipinti fanta rurali di Simon Stålenhag. Ottime premesse, ma il risultato è deludente.

La mielosità e il sentimentalismo visto e stravisto in troppi film occidentali mi sono risultati troppo noiosi. L’immaginario di Simon Stålenhag resta in secondo piano, nonostante sia il vero punto di forza della serie. Le sceneggiature degli episodi ruotano intorno alle storie semplici degli abitanti del paesello puntando alla facile commozione. Minimalismo e fantascienza spesso sono un ottimo connubio, ma in questo caso non sempre ha funzionato.

Le musiche di Philip Glass (e Paul Leonard Morgan) sottolineano, a volte eccessivamente, le atmosfere malinconiche della serie TV.

Le illustrazioni di Simon Stålenhag Tales from the Loop
Le illustrazioni di Simon Stålenhag

I turbamenti adolescenziali, i drammi amorosi, il difficile passaggio all’età adulta, le crisi famigliari mancano di quella magia e quella originalità che potevano rendere “Tales from the loop” una bella serie tv. Resta un anomalo tentativo di sf intimista che vorrebbe allontanarsi dai ritmi forsennati cui la fiction ci ha abituati. Ottime le carcasse tecnologiche ricreate con precisione dai disegni di Stålenhag.

1 Il loop – voto 7

In un piccolo imprecisato paese esiste un laboratorio sotterraneo chiamato Loop in cui vengono eseguiti esperimenti in grado di mutare le leggi della fisica. La maggior parte degli abitanti lavora lì come se lavorasse in una normale fabbrica. Ma una mattina accade un fatto inspiegabile. Testimone una bambina, figlia di una delle lavoratrici del Loop.

Episodio non certo originale, ma bello grazie alle atmosfere rarefatte debitrici dei film di Tarkovskij come “Lo specchio” o “Stlaker”.

2 Trasporto – voto 8

L’episodio migliore.

Due ragazzi si approcciano all’età adulta con i loro timori. Uno bello e spavaldo, ma con risultati scolastici scarsi. L’altro timido e insicuro, ma con un probabile futuro al Loop.

I boschi intorno al paesino sono disseminati di rottami di meccanismi “magici” a metà strada fra vecchie astronavi rotte e reperti della “Zona” di “Pic nic sul ciglio della strada”.

I due ragazzi ne trovano uno che cambierà il corso delle loro vite.

3 Stasi – voto 5

Due ragazzi si innamorano. Per vivere liberamente la loro passione utilizzano uno strano meccanismo che la ragazza ha pescato per caso.

Un episodio che sembra appartenere alla serie “Ai confini della realtà” degli anni ’80.

Le illustrazioni di Simon Stålenhag - Tales from the Loop
Le illustrazioni di Simon Stålenhag
4 La sfera dell’eco – voto 4

L’inventore del Loop sta morendo e cerca di spiegarlo al nipotino a cui è molto legato. Per farlo usa un rottame “magico”.

Il peggiore episodio, nonostante il rottame sia un’invenzione affascinante.

5 Controllo – voto 6

La famiglia del ragazzo del secondo episodio si sta sfasciando. Il padre di famiglia, per dimostrare di saper prendersi cura della famiglia, si compra un robot.

Le difficoltà delle persone comuni, i loro buoni sentimenti, le loro scelte sbagliate e la solita morale di sottofondo.

6 Parallelo – voto 4

Il portinaio del Loop si trova sbalzato in una dimensione parallela.

Se avesse osato molto di più sarebbe stato un episodio molto divertente. Osare non è certo inserire nella serie dei personaggi gay (e di colore). Anzi sembra solo il necessario e forzato tributo al politically correct. Osare significa vedere il triangolo amoroso più strano di sempre al posto della solita storia romantica.

7 Nemici – voto 7

Tre ragazzi fanno un’escursione sull’isola proibita in cerca del mostro che la abita.

Niente di originale, ma ben fatto. Un po’ scontato e zuccheroso il finale.

8 Casa – voto 8

Un bambino va alla ricerca del fratello.

Un bell’episodio conclusivo diretto da Jodie Foster, nonostante gli eccessivi sentimentalismi che caratterizzano “Tales from the loop

Visita tutti gli articoli apparsi nello speciale di B-SIDES Magazine: SERIE TV.

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