The BONE SNATCHER – le formiche demoniache della Namibia

Remake, prequel e sequel andrebbero fatti per film realizzati malissimo. Questo The Bone Snatcher sarebbe un ottimo materiale. Il film fa schifo non per l’ambientazione,

The bone snatcher
The bone snatcher

Remake, prequel e sequel andrebbero fatti per film realizzati malissimo, non per capolavori come Alien (o Blade Runner?)! Questo “The Bone Snatcher” sarebbe un ottimo materiale. Il film fa schifo non per l’ambientazione, non per la trama (essenziale come un qualunque slasher) e neppure per il mostro. E’ solo un film senza un minimo di atmosfera, che risulta poco credibile in ogni scena, recitato in maniera pessima e sceneggiato da un’analfabeta. I dialoghi sono solo frasi campionate da mille altri film “Qui sta succedendo qualcosa di strano!”, “Solo restando uniti e con la razionalità possiamo uscire vivi da qui”, “Questo è il nido e in ogni nido c’è la sua regina”, “Ucciderà ancora e noi dobbiamo fermarlo!”, ecc. Regia da telefilm anni ’80. Effetti speciali patetici nonostante un buon budget.

Tre geologi spariscono misteriosamente nel deserto della Namibia. Alla loro ricerca partono i trucidi colleghi del campo base, insieme a un giovane scienziatello che non si capisce come sia finito lì da Vancouver. (Il film è coprodotto dal Canada, spiegherebbe le scene iniziali ambientate nella città nordamericana). Lì li aspetta un demone della tradizione africana che li ammazzerà tutti, tranne i belli.

Allora che c’è di buono in questa noia? Il mostro assassino, degno di entrare nella mitologia dei migliori incubi cinematografici accanto a Alien, Frankenstein, Predator, Pinhead e tutti gli altri. Il demone è un’orda di formiche cannibali che, raccogliendo le ossa delle vittime, si manifesta in un essere dalle sembianze animali. In base alla quantità di carcasse che trova, il suo aspetto cambia di volta in volta.
Le potenzialità del film? Innumerevoli: il deserto e la sua natura mortale, le superstizioni locali, l’odio fra bifolchi bianchi e scaramantici africani, la paura di attacchi da parte di bande di mercenari e predoni. La presenza stessa dei geologi in Namibia sarebbe stata da approfondire: i diamanti. Per i diamanti si può uccidere e i geologi, inizialmente, credono più a questa pista piuttosto che a quella demoniaca. Tutti aspetti completamente ignorati o trattati in modo assolutamente infantile.

Una visione vivamente consigliata solo a chi volesse dirigerne il seguito o il remake.

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