SONUM X – Purifire (2019 – Mantova)

Purifire sonum X

Eccomi, dopo una breve pausa ritorno e come dono di pace porto con me i SONUM X o meglio, porto con me “PURIFIRE”, secondo lavoro dei SONUM X.

Sono confuso e  stupito dall’impatto sonoro di questo PURIFIRE. Ancora una volta trovo difficile e  anacronistico tentare di definire la musica dei SONUM X in un genere ben preciso, ma purtroppo a noi di una certa età questa cosa viene in automatico…probabile retaggio dei negozi di dischi che dividevano in “generi”…  ma qui non ci provo nemmeno: è un continuo crossover dove nello stesso pezzo convivono stili e sonorità molto diverse tra loro, un lavoro decisamente impattante e carico di carattere. Non è la prima volta che incontro band con caratteristiche simili ai SONUM X ( specialmente negli scorsi articoli per B-Sides), ma qui c’è un qualcosa di diverso che non ho ancora ben capito.  Ascolto e ragiono e In me, piano piano si fa strada il pensiero che si stia smuovendo qualcosa, là nel sottosuolo della musica rock italiana, inizio a credere che questo non genere sia in realtà la nuova forma di un genere.

Signore e signori, ecco a vuoi la nuova vita del ROCK (probabilmente l’ottava o la nona), la sua nuova forma…e realizzo che sono vecchio, me ne farò una ragione. Mentre noi rockers di una volta disperiamo perché i media sono invasi da musica deprecabile, passando le serate a tentare di spiegare cos’era il rock per noi come lo conoscevamo, i SONUM X in meno di 45 minuti ci spiegano cosa è il rock adesso!

Sono 43:28  minuti, per la precisione, in cui c’è dentro davvero tutto: ritmi STONER, pennate METAL, effetti PSYCHO e testi introspettivi che ti portano via…

Mi rendo conto che molte delle bands ascoltate negli ultimi mesi (alcune delle quali per B-Sides) sono parte di un movimento che mi rifiuto di definire con un nome ma che è vivo più che mai, dalle ceneri di quel che era sta prendendo forma quel che sarà.

Sembrano parole un po’ esagerate ma non temo di dire che il livello in circolazione è molto alto e le potenzialità sono elevatissime.

Il Disco

Mentre ascolto il disco mi lascio sedurre e sorprendere ed entro nel paese dei balocchi: sono sconvolto dagli imput che il mio cervello riceve, ma non sono deja-vu, sono rievocazioni, è il passato che ritorna e diventa attualità, forse la fenice in copertina indica proprio questo?

PURIFIRE” titolo evocativo che come afferma il gruppo suggerisce alla rinascita e alla liberazione…“Purifire” è la traccia che ha dato il titolo al disco e di cui abbiamo fatto un video. E’ anche stata l’ultima canzone ad essere scritta, poco prima di entrare in studio. Ha un valore fondamentale da un punto di vista simbolico e filosofico, infatti è richiamato anche sulla grafica dell’album: una fenice, simbolo di rinascita, incatenata però fra le fiamme. Un disperato bisogno di rinascita ostacolato dai nostri demoni interiori, e dalle catene costruite dalla nostra società. “

Gli effetti si sprecano e come detto prima, i ritmi cambiano costantemente a volte vestono gli abiti del metal ma in un batter d’occhio sono già stoner per poi diventare prog e derivare nello psichedelico intravedo anche dei passaggi tipici dello stile desert, se non presto attenzione vengo beffato e perdo il conto sui pezzi, mi confondo tra pause e cambi di ritmo…ad un certo punto ho pensato che il disco avesse qualcosa come venti tracce  per poi capire che ne ho ascoltate solo due.

Come al solito mentre scrivo ascolto il disco in questione e le mie parole escono da sole, tal volta si raggruppano in periodi confusi, ma è quello che sento ed è il momento di entrare un po’ nello specifico:

Purifire

PSYCHO STONER HEAVY ROCK …con un po’ di elettronica, PURIFIRE è il pezzo che apre il disco (dopo un’intro che live dev’essere incredibile) ed è uno di quei pezzi che ti fa alzare in piedi, il basso ti prende a sberle e sei contento di prederle, anzi, vorresti prenderle a ritmo…quel ritmo che richiama a qualcosa di già sentito e poi…si urla! I richiami e le citazioni al passato sono veramente tanti ma fanno parte dello stile dei SONUM X. Voglio saperne di più e glielo chiedo, o meglio, chiedo al gruppo come nasca la loro musica e la loro risposta è evasiva, degna del miglior ufficio stampa:

La nostra musica, per noi, è un viaggio introspettivo, dove angoscia, arte e passione vengono mescolate alla follia dell’uomo, dando vita a questa incognita sonora. Un viaggio tumultuoso ai limiti della percezione individuale”.

Ok, non ci sono istruzioni per l’uso, è un viaggio interiore e se non ti piace quello che vedo o senti in questo viaggio…è un problema solo tuo, non è il mio caso…
Arriviamo a “MANHATTAN”, il brano forse più diverso, con un pizzico di jazz e molto altro, decisamente il più sorprendente e, a tratti, fuori contesto rispetto al resto dell’album.
C’è molto in questo lavoro e c’è spazio anche per l’elettronica che però, diversamente da altre sfumature, non è mai prevalente ma costante con sonorità o effetti.
Il desiderio e il bisogno di rinascita è presente in tutto il disco, non solo per il gruppo, come detto pocanzi i SONUM X sono decisamente in prima fila tra gli esponenti di questo ROCK  del 21esimo secolo, rinato e rafforzato, ma non solo…graffiante e pesante come se avesse preso il meglio dalle sue vite precedenti e tutte le energie confluissero per dare nuovo vigore ad un genere che non morirà mai.
PURIFIRE è un’esperienza consigliata, uno degli esempi migliori di quello che la musica rock può ancora dare, un punto d’incontro tra passato e attualità che ci regala momenti di eterogeneo splendore.

La produzione

La produzione di ‘Purifire’ è stata molto lunga e travagliata… un viaggio tra le vette più alte e gli abissi più profondi. Abbiamo iniziato le registrazioni nella primavera dell’anno scorso con Pietro Frigerio (sound engineer di Milano), fino a estate inoltrata, tra la nostra sala prove e uno studio milanese. A causa di diversi imprevisti ci siamo ritrovati a dover mixare l’album una seconda volta per avere un risultato soddisfacente. Questo lavoro ci ha tenuti impegnati fino a pochi mesi fa, in compagnia di Davide Caputo, con il quale abbiamo terminato mixing e mastering. Comunque, non abbiamo avuto supporto artistico o finanziario, per cui non si può parlare di vero e proprio “produttore”. Abbiamo solo avuto un supporto tecnico per quello che riguarda la registrazione e il mixing dei brani.”

Provare e riprovare fino ad ottenere il risultato prefissato mettendo in secondo piano la commercialità…decisamente ROCK!

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