UARS – stelle cadenti / polvere di satelliti

 

“…Non si sapeva dove il satellite sarebbe atterrato. Volteggiava sullo strato di ozono come un terribile avvoltoio…”

Questa era la voce fuori campo dei titoli di testa di “Fino alla fine del mondo”  (Wim Wenders).
Questa sera l’Italia ha l’occasione unica di inaugurare la stagione delle collisioni satellitari. C’è molta euforia a essere i protagonisti di un incidente spaziale, roba da rendere orgoglioso Ballard.

Ormai intorno al nostro pianeta galleggia un’enorme quantità di spazzatura artificiale. Detriti orbitali vengono definiti cioè “oggetti artificiali in orbita intorno alla Terra senza uno scopo, ormai non più funzionanti.” Tutti corpuscoli obsoleti, licenziati, che vagabondano scontrandosi l’un l’altro in preda a crisi d’identità.
Sono stimati in decine di milioni, oltre 22.000 sono più grandi di 10 cm, e sono quelli costantemente monitorati dalla rete di sorveglianza spaziale degli Stati Uniti.

UARS storia orbitale
UARS storia orbitale

UARS (Upper Atmosphere Research Satellite), fu lanciato dallo Space Shuttle Discovery nel settembre 1991. Ora dopo 20 anni di onorevele servizio è giunto al termine della sua missione: studio dell’atmosfera terrestre in particolare la fascia di ozono. Si legge sui giornali che “Il centro di controllo Goddard ha progressivamente avviato il processo di decadimento della sua orbita che si completerà con la caduta.” Sembra una cosa molto controllata, ma stavolta ci cadrà in testa anzichè in qualche oceano.

UARS satellite explosion
UARS satellite explosion

UARS pesa 5,9 tonnellate e dovrebbe disintegrarsi quasi completamente al contatto con l’atmosfera terrestre. Una trentina di frammenti, per un peso complessivo di 532 chilogrammi dovrebbero raggiungere il suolo lungo una fascia di 800 chilometri che comprende l’Italia.
La Protezione Civile italiana sta già provvedendo a far fronte a un eventuale (ma non probabile) disastro, fornendo ombrellini alla popolazione di Emilia, Toscana, Lombardia, Liguria.
Ora di previsto arrivo tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì e 3:34 e le 4:12 di sabato.

Sito ufficiale della NASA

Tutti i link utili: http://sites.google.com/site/uarsreentry/

Noi che guardiamo le notti stellate alla ricerca di satelliti cadenti gli dedichiamo tutto il nostro amore tramite la voce sexy di Milla Jovovich e il genio di Lou Reed.

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