FANTAITALIA – UCRONIA (a macchia di leopardo)

La maggior parte di “UCRONIA” (un’atipica storia di spionaggio) è ambientata a Roma, fra il 1968 e il 1969, ai tempi della contestazione giovanile e…

UCRONIA un romanzo di fantascienza di Elena di Fazio

Ucronia - Elena Di Fazio
Ucronia – Elena Di Fazio

Un tunnel sotto Berlino per fuggire dalla DDR: tutto questo non ricorda la guerra fredda?
Però il tunnel è pattugliato dai minacciosi droni della sorveglianza. Dopo un conflitto a fuoco, la coppia di fuggitivi riesce a uscire da un tombino e si ritrova a Berlino Ovest. C’è ancora il muro. In che anno sono?
E’ il 1968, ma anche il 2050. Contemporaneamente! E non solo a Berlino. La “convergenza” (così viene chiamata questa bizzarra anomalia spazio-temporale) coinvolge tutto il mondo. E l’anomalia si sposta: ci sono parti della stessa città che ieri erano nel 2050 e oggi nel 1968. O viceversa.

Chi si ritrova sbalzato indietro nel tempo, ha con sé una tecnologia impensabile negli anni Sessanta: dai telefoni cellulari ai neuromodem. Per di più questi mondi paralleli non sono separati da barriere invalicabili: possiamo attraversarli senza problemi, camminando e portando con noi oggetti del futuro o del passato. Le barriere sono solo quelle dalla polizia, che cerca di contenere e monitorare i flussi migratori tra un periodo storico e l’altro. Ci sono anche guide turistiche autorizzate che ti portano a visitare il futuro o il passato della tua città.

La maggior parte di “UCRONIA” (un’atipica storia di spionaggio) è ambientata a Roma, fra il 1968 e il 1969, ai tempi della contestazione giovanile e in attesa dello sbarco sulla Luna. Una Roma caratterizzata dal piccolo contrabbando di tecnologia, ma soprattutto dallo spaccio di un nuova droga di origine marziana. Sì, perché nel 2050, dalla colonia marziana, sono riusciti a contrabbandare nel passato anche esseri viventi del pianeta rosso (una piccola pianta e una creatura aliena particolarmente ambita per le sue… lacrime).

Molto intrigante e scritto benissimo, questo romanzo di Elena di Fazio (vincitore del Premio Odissea 2017) ha un’idea di base davvero originale. Pensavo che oggi il tema dell’ucronia fosse fin troppo abusato. Ho dovuto ricredermi.

Bella la Roma degli anni della contestazione (tecnologicamente ibridata) che fa da sfondo alla vicenda. Quasi un mockumentary mandato in onda su RAI Storia.

Da lasciare a bocca aperta la nonchalance con cui Elena Di Fazio supera tutti i paradossi dei viaggi nel tempo: “Camminare a ritroso su una strada non ne modifica la struttura”.

Finale spiazzante.

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Elena di Fazio

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