CINEMARCORD 2019: Riviste, libri di cinema e anniversari. Intervista a Claudio Bartolini

Nel mare di pubblicazioni cinematografiche, spesso non attendibili né curate, Claudio Bartolini si distingue come uno dei nomi più affidabili.

cinemarcord festival milano

Ho sempre sostenuto che un vero appassionato di cinema non può limitarsi a guardare i film. Deve per forza leggere. Riviste cartacee, webzine, ma soprattutto libri. Perché sarà anche vero che la critica è morta, ma a essere morta è la critica di una volta, quella dei quotidianisti, quella che all’epoca aveva un’influenza enorme anche sulla scelta del pubblico di andare o no al cinema. Però non sono scomparsi i bravi studiosi, i ricercatori o i grandi appassionati capaci di analizzare un film e di raccontarlo in un buon testo, scientificamente serio ma anche piacevole da leggere. Nel mare di pubblicazioni cinematografiche, spesso non attendibili né curate, Claudio Bartolini si distingue come uno dei nomi più affidabili.
Vicecaporedattore di «Nocturno», direttore della collana «Heterotopia» delle edizioni Bietti (che sforna un libro imperdibile dopo l’altro), direttore della bellissima rivista «INLAND. Quaderni di cinema», ha pubblicato tra gli altri Videocronenberg (Bietti, 2012), Macchie solari. Il cinema di Armando Crispino (Bloodbuster Edizioni, 2013), il definitivo Il cinema giallo-thriller italiano (Gremese, 2017), Sotto il vestito niente (Gremese, 2019) e Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati (Bietti), appena uscito in edizione aggiornata.

Videocronenberg (Bietti, 2012), Macchie solari. Il cinema di Armando Crispino (Bloodbuster Edizioni, 2013), il definitivo Il cinema giallo-thriller italiano (Gremese, 2017), Sotto il vestito niente (Gremese, 2019) e Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati (Bietti), appena uscito in edizione aggiornata.
Videocronenberg (Bietti, 2012) – Macchie solari. Il cinema di Armando Crispino (Bloodbuster Edizioni, 2013) – Sotto il vestito niente (Gremese, 2019) – Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati (Bietti) – Il cinema giallo-thriller italiano (Gremese, 2017)

Claudio Bartolini è attualmente impegnato nell’organizzazione di una grande festa del cinema a Milano: Cinemarcord, in cui verranno presentate molte novità editoriali e ci saranno moltissimi incontri. Vorrei partire da qui, nella chiaccherata con Claudio.

B-SIDES: Il 28 e 29 settembre a Milano, presso i Frigoriferi Milanesi, si terrà la terza edizone di Cinemarcord, definita Anniversaries Edition perché si festeggeranno ben quattro compleanni: i venticinque anni di «Nocturno», i venti dello store Bloodbuster e della trasmissione Stracult e i dieci della collana Heterotopia. Gli ospiti sono davvero incredibili (da Parenti a Martino, da Deodato ad Avati, da Vanzina a Nichetti, da Bava a Stivaletti e i La Bionda live!). Ci parli di questo straordinario evento?

Claudio Bartolini: Tutto è nato da una mia pazza idea, con cui mi sono presentato un giorno ai miei amici e ormai storici compagni di avventure Manuel Cavenaghi e Daniele Magni, di Bloodbuster. Così, a bruciapelo, gli ho detto: «Da un po’ di tempo sto pensando che si dovrebbe organizzare, a Milano, una sorta di convention sui giganti del bis italiano che fosse concepita sul modello americano. Non si è mai fatto, nessuno ci ha mai pensato seriamente». Mi aspettavo che mi prendessero per pazzo – Milano è città ostica organizzativamente parlando, e poi eravamo in tre a dover pensare a un evento che solitamente richiede minimo 15 persone per essere organizzato – invece loro mi guardano e rispondono: «Sì, ci siamo. Si potrebbe rilanciare il brand Cinemarcord, che tre anni fa era andato benissimo pur con ospiti di secondo piano [questo è Daniele]»; e poi: «Così potremmo festeggiare i nostri vent’anni di attività alla grande, magari coinvolgendo altri marchi che su Milano sono forti». Eravamo lanciatissimi, e in poco tempo abbiamo trovato nei Frigoriferi Milanesi una location perfetta e al contempo abbordabile, grazie alla gentilezza e alla passione di chi lo gestisce che credendo in noi ci è venuto incontro. Detto questo, mancava un dettaglio: i soldi. Ed è qui che è intervenuta Tempocasa, franchise immobiliare particolarmente sensibile alla cultura e alle attività legate al cinema. Il progetto di mostra-mercato – con convention e polo fieristico, ma anche spazio incontri per tavole rotonde e presentazioni – è piaciuto tantissimo a Valerio Vacca (direttore della comunicazione Tempocasa) e ai vertici del franchise, così anche la questione sponsor è stata sistemata. Il resto lo puoi leggere sul programma: oltre 40 espositori tra collezionisti, editori cartacei e home video, festival e manifestazioni di cinema; 16 ospiti pazzeschi (oltre a quelli che hai citato anche Lado, Bido, Barilli, Zuccon, Antonio Avati…) che si sono prestati all’iniziativa in totale amicizia; StraCult e «Nocturno» come fiancheggiatori, ovvero il programma tv e la rivista che meglio di altri si occupano da sempre di cinema popolare. Insomma, sarà un evento pazzesco, e totalmente gratuito! 

collana Heterotopia delle edizioni Bietti
Alcune pubblicazioni della collana Heterotopia

B-SIDES: Come è nato il progetto di una collana dedicata ai Cult del grande cinema popolare?

Claudio Bartolini: È nato da una collana diametralmente opposta, ovvero “I migliori film della nostra vita“, diretta dall’amico Enrico Giacovelli per conto di Gremese Editore. Un giorno Enrico mi chiama e mi dice: «Gremese vorrebbe concepire una collana simile alla mia, ma orientata sul cinema popolare. Io gli ho suggerito te come direttore, perché in materia non credo ci sia di meglio. Cosa ne pensi?». L’idea di poter curare una collana di volumi – peraltro di pregio, a colori e carta lucida – sui singoli film che hanno segnato il nostro bis ha vinto su ogni possibile ragione pratica, di tempo, finanche economica. Le prime uscite stanno dando ragione al progetto: Milano calibro 9 di Davide Pulici e il mio Sotto il vestito niente hanno ricevuto il plauso degli addetti ai lavori e stanno vendendo bene. La collana non possiede le caratteristiche inizialmente pensate da Gremese – che voleva una serie di libri su film sì popolari, ma più “alti”, tipo commedie di Risi, Monicelli ecc. – ma credo che questo sia un vantaggio, perché trattiamo di un cinema maggiormente di culto e al di fuori della consueta, ormai satura saggistica sul cinema italiano.

B-SIDES: Qual è la necessità e la ragione di questa collana?

Claudio Bartolini: Semplice: coprire uno scandaloso buco di mercato con volumi che esauriscano in via definitiva il discorso su un determinato cult movie. Gli autori sono scelti sulla base delle loro specifiche competenze (Pulici di Di Leo è la memoria vivente come Loparco lo è di Jacopetti, per esempio), i libri sono corredati da foto e documenti mai visti. Sono lavori di archeologia cinematografica. Sono quasi ossessivi, nella loro vocazione completista.

Cult del grande cinema popolare
Cult del grande cinema popolare: Milano Calibro 9 a cura di Davide Pulici – 2019. Dopo la caduta di New York a cura di Manuel Cavenaghi – Addio zio Tom a cura di Stefano Loparco

B-SIDES: I primi titoli della collana hanno brillato per profondità della ricerca, utilizzo di tutte le fonti edite e inedite, gran messe di illustrazioni a colori con documenti inediti sui film, lavoro critico a contatto dei diretti autori delle opere, pulizia della scrittura, precisione dei dati e piacere della lettura. Sono caratteristiche che vuoi mantenere sempre presenti anche nei prossimi volumi?

Claudio Bartolini: E non sono da meno Addio, zio Tom di Stefano Loparco e 2019. Dopo la caduta di New York di Manuel Cavenaghi, appena usciti. Sono edizioni certosine, certo, come un lettore attento come te può rilevare. Sono director approved, come da tradizione Criterion; sono editate attraverso due giri di bozze, come dovrebbe essere sempre. E sono frutto di un lavoro di impaginazione che ha stupito anche me. Sui contenuti, invece, nessuno stupore: scelgo firme altamente qualificate, diverse per stile e vocazione come sono diversi i film che trattano.

Dietro un prezzo di copertina c’è sempre una grande presa di responsabilità: noi promettiamo al lettore che i suoi 16/18 euro saranno spesi al meglio, ma per mantenere il patto dobbiamo poi mettere a frutto tutte le nostre capacità: grafiche, di contenuti, di ricerca, di curatela. Purtroppo, oggi, l’editoria di cinema è popolata anche da cialtroni che, allo stesso prezzo, vendono prodotti sciatti, per nulla costosi (per l’editore), senza correzione di bozze né editing, senza cura nell’impaginazione. Il libro è sacro. Considerarlo un semplice prodotto è quindi sacrilegio.

B-SIDES: La scelta dei titoli da trattare sarà sicuramente una delle cose più difficili. Come hai lavorato a riguardo? C’è una lista a cui vuoi attenerti o alcuni titoli vengono anche dalle proposte degli autori?

Claudio Bartolini: Tutto parte dagli autori, perché preferisco pubblicare uno studio su Addio zio Tom – il cui mercato potenziale non è certo quello di altri cult – proposto e affrontato da un fuoriclasse in materia come Loparco, che non un volume le cui vendite sarebbero 20 volte tanto (su Profondo rosso, per esempio) ma scritto da chi non potrebbe mai sapere tutto su quel film. Ogni volume è il non plus ultra su quel titolo. Va da sé che non possa essere io a scegliere i titoli. Io mi limito a respingere proposte troppo fuori mercato o a imbeccare determinati autori su titoli su cui so che sono imbattibili. A Cavenaghi, per esempio, ho suggerito io 2019 perché aveva appena curato l’autobiografia di Sergio Martino assieme a Daniele Magni, e di Sergio Manuel sa tutto. Pensa che ha trovato persino i primi due soggetti scritti da Gastaldi con titoli come 2111 o 2019. Dopo la caduta del mondo!

INLAND rivista
Alcuni numeri di INLAND con le loro iconiche e bellissime copertine colorate di Alessandro Colombo e Simone Catalano.


B-SIDES: I primi due titoli della collana sono usciti ad aprile 2019: Milano Calibro 9 di Davide Pulici sul noir di Fernando Di Leo (un libro davvero unico per capacità di analisi e per l’intensità della scrittura) e Sotto il vestito niente scritto da te e dedicato al thriller anni ottanta di Carlo Vanzina. Qualche parola sul tuo libro è doverosa.

Claudio Bartolini: Quel libro è nato grazie alla mia sempre più intensa frequentazione con Enrico Vanzina, seguìta alla nostra pubblicazione – come Bietti Edizioni – del libro di Rocco MoccagattaCarlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare. Io ed Enrico siamo diventati amici; io avevo appena dato alle stampe l’enciclopedia “Il cinema giallo-thriller italiano (tre anni di vita); lui considera “Sotto il vestito nientetra i suoi film migliori; io anche. È stato inevitabile. Poi il resto è venuto a cascata: le interviste a Renée Simonsen, Franco Ferrini e gli altri, l’entrata in possesso di materiali fotografici di set pazzeschi grazie all’archivio della Faso Film, il reperimento di preziosi documenti ministeriali sul film. Insomma, è stato un viaggio nella memoria di quel thriller d’alta moda che ha portato alla luce fatti e storie mai sentiti prima. Sono orgoglioso di questo lavoro, come di poche altre cose che ho scritto.

Alcuni numeri di INLAND con le loro iconiche e bellissime copertine colorate di Alessandro Colombo e Simone Catalano.
Alcuni numeri di INLAND con le loro iconiche e bellissime copertine colorate di Alessandro Colombo e Simone Catalano.

B-SIDES: Sono in uscita in questi giorni i volumi tre e quattro della collana: 2019. Dopo la caduta di New York di Manuel Cavenaghi dedicato al postatomico di Sergio Martino e Addio zio Tom di Stefano Loparco sul film di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi.

Claudio Bartolini: Due libri diversissimi: il primo è un racconto minuzioso e ultra-documentato su 2019, ma anche sul cinema anni Ottanta di Martino e sul post-atomico italiano (pensa che Manuel ha intervistato quasi dieci tra coloro che presero parte al film: persino Michael Sopkiw!), con tanto di corredo completo di foto di set, disegni dello scenografo Antonello Geleng e scatti d’epoca sul plastico e i trucchi del film. Il secondo è un viaggio attraverso le vicissitudini di un film complesso – ideologicamente e stilisticamente – come nessun altro nel cinema italiano. Loparco ha valicato le asperità di un testo duro, aspro, controverso, amato e odiato ma sempre su basi manicheiste e/o politiche. Loparco è un esploratore dell’anima, umana e filmica. Tuttavia, anche in questo volume non mancano decine e decine di foto inedite, fornite a Stefano da chi al film prese parte.

Alcuni numeri di INLAND con le loro iconiche e bellissime copertine colorate di Alessandro Colombo e Simone Catalano.
Alcuni numeri di INLAND con le loro iconiche e bellissime copertine colorate di Alessandro Colombo e Simone Catalano.

B-SIDES: Nelle prossime due “puntate” incontrerò gli autori, a cui chiederò di raccontare il grande lavoro di ricerca che sta dietro a questi libri.

Claudio Bartolini: Preparati, ci sarà da prendere parecchi appunti!


B-SIDES: Enrico Vanzina mi ha detto una volta a cena che la regola numero uno delle interviste è non chiedere mai dei progetti futuri… ma io non riesco a non chiederti quali saranno i prossimi volumi della collana!

Claudio Bartolini: Non posso ancora dirti in che ordine usciranno, ma certamente ci saranno Caligola scritto da Alessio Di Rocco – un lavoro di documentazione e ricostruzione davvero incredibile –, I vampiri di Roberto Curti (che non ha bisogno di presentazioni), Operazione paura di Roberto Della Torre – lavoro difficilissimo, su un film di cui si sapeva molto poco e del quale Della Torre ha tirato fuori tutto lo scibile – e L’aldilà scritto da Simone Scafidi, che di Fulci è memoria vivente. E poi… e poi altri, ma il mio contratto con Gremese scade nel 2020, quindi la collana potrebbe continuare oppure no. Quel che è certo, però, è che una collana di questo tipo, a un certo punto, prescinde persino dall’editore. Quindi, posso solo dire che la collana continuerà a esistere per molti anni. Io terrò il timone, finché ne avrò le forze!

E noi saremo sulla nave a leggere tutti i libri che pubblicherai!

Ci vediamo a CinemArcord a Milano il 28 e 29 settembre!
Frigoriferi Milanesi Via G.B. Piranesi 10 20137 Milano
Clicca qui per vedere il programma completo!

Claudio Bartolini con Pupi e Antonio Avati
Claudio Bartolini con Pupi e Antonio Avati

1 thought on “CINEMARCORD 2019: Riviste, libri di cinema e anniversari. Intervista a Claudio Bartolini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: