FANTAITALIA: AVRAI I MIEI OCCHI – L’emergere del perturbante in una Milano frantumata
Avrai i miei occhi di Nicoletta Vallorani: Milano con quartieri protetti da cinte murarie e check point per sorvegliare l’accesso.

Milano con quartieri protetti da cinte murarie e check point per sorvegliare l’accesso.
Solo dai quartieri ricchi i residenti possono entrare e uscire liberamente. Gli altri quartieri sono rovine, edifici fantasma, macerie… ricordi di una città frantumata, avvolta di un pulviscolo perenne, abitata da personaggi bizzarri abbandonati a se stessi, molti senza fissa dimora, alcuni ibridi con protesi tecnologiche, altri frutto di esperimenti scientifici illegali, altri ancora con poteri misteriosi al limite del paranormale.
Fuori della città, i Campi industriali (fabbriche in disuso), e oltre… non è dato sapere. Forse più nulla. Li chiamano i “territori comanche”.

E’ inverno. Fra le cinta murarie vengono ritrovati i pezzi delle “cose” dal corpo umano (cavie, cloni, giocattoli sessuali?), abbandonate senza vita dopo essere state torturate, violentate e mutilate. Ma le “cose” possono provare dolore? Emozioni?
Da qui incomincia l’indagine. Un’indagine non richiesta, ostacolata da chi manovra nell’ombra i fili del potere. Un’indagine che ci farà scivolare in un abisso di tenebra.
Straordinario romanzo di Nicoletta Vallorani che riesce a trasmettere un’inquietudine diffusa, mescolando noir, distopia, horror, paranormale… Misterioso e perturbante come un film di David Lynch.
Lo stile è superbo, ma richiede un certo impegno nella lettura.
Spero che venga tradotto presto anche all’estero. Tuttavia non vorrei essere nei panni del traduttore.
Avrai i miei occhi, di Nicoletta Vallorani è stato selezionato dalla Giuria dei Letterati per partecipare al Premio Campiello. Un ottimo risultato per Nicoetta Vallorani, per Zona 42 e la fantascienza italiana.

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