FANTAITALIA – MILADY 3000 un fumetto di fantascienza di MAGNUS

Amando la fantascienza, ho sempre considerato Milady 3000 uno dei migliori lavori di Magnus. In realtà questa breve saga sembra non fosse particolarmente nelle corde del grande disegnatore e, in generale, passa sempre in secondo piano rispetto ad altre sue opere.

MILADY 3000 - MAGNUS
MILADY 3000 – MAGNUS

Le nerissime e claustrofobiche tavole di Magnus non hanno eguali nell’immaginare delle avventure spaziali.
Al contrario gli interni delle astronavi sono presi a piene mani dai padiglioni giapponesi e dai palazzi rinascimentali, così come i costumi indossati dai personaggi della storia appartengono a un melting pot che spazia dalle armature medievali a divise austro-ungariche, a vaporose vestaglie di inizio ‘900 e a vestiti da corsaro.
Bellissima la roccaforte spaziale del Duca d’Asia, che appare già nelle pagine iniziali, simile a quei souvenir a forma di palla di vetro in cui nevica quando vengono scossi. Al suo interno, raffinati giardini  che sembrano disegnati da qualche maestro giapponese circondano un palazzo neoclassico con tanto di finte rovine romane.

MILADY 3000 - MAGNUS
MILADY 3000 – MAGNUS

La storia, ambientata in un imprecisato lontano futuro, narra le gesta della contessa Paulonia Romana Zumo, detta “Milady”, un’agente imperiale che appartiene a una nobile casta al servizio della Dinastia. La letale Milady sventa congiure, combatte contro pirati spaziali e tradimenti.
Il principe dell’equilibrio e della quiete galattica, composta da 18 tavole, è la prima storia di Milady 3000, pubblicata negli anni ’80 sulla rivista Il Mago e divisa in tre parti.
Seguirà la brevissima Intermezzo sul Proteo (3 tavole) e la suggestiva Nel palazzo di Kê (8 tavole), in cui la contessa Zumo ha un appuntamento galante clandestino. Lontani da occhi indiscreti, i due amanti si rifugiano in un antico tempio, infastidendo le divinità che lo abitano.

MILADY 3000 - MAGNUS
MILADY 3000 – MAGNUS

Dopo quattro anni, Milady 3000 torna a essere pubblicata, questa volta dall’Editoriale Corno sulle pagine del mensile Eureka, con due storie lunghe: Gran Condè (12 tavole) e Lord Black (13 tavole), in cui la nostra eroina viene fatta prigioniera dai pirati spaziali al servizio di un androide, fanatico religioso. A salvarla il fido Uèr, un androide perennemente avvolto in un mantello nero e innamorato della sua padrona.
Nel 1985, in occasione della prima raccolta della saga, Magnus disegna un degno epilogo.

MILADY 3000 – MAGNUS

La saga viene tradotta e pubblicata anche in Francia, su Métal Hurlant, e negli Stati Uniti, su  Heavy Metal.
Esistono anche delle versioni colorate, una delle quali a opera dello stesso autore, che però sviliscono l’impressionante lavoro di contrasti in cui Magnus era maestro.

Magnus insieme a Max Bunker aveva già esplorato il genere con i primi numeri di Gesebel (1966), ma in quel caso l’immaginario visivo era ancora acerbo e legato ai precedenti successi di Kriminal e Satanik, mentre per Milady 3000 Magnus omaggia lo stile di Flash Gordon di Alex Raymond alla luce del successo cinematografico di Star Wars e, forse, dell’invasione di anime come Gundam.

MILADY a colori
MILADY 3000 a colori – MAGNUS

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