ONIRICON. SOGNI, INCUBI & FANTASTICHERIE – Di H. P. Lovecraft – a cura di Pietro Guarriello

Oniricon. Sogni, incubi & fantasticherie” pubblicato da Bietti proprio in questi giorni è quindi un libro attesissimo da chiunque ami H. P. Lovecraft.

Oniricon Lovecraft
Oniricon – Lovecraft

«Nottetempo, quando il mondo tangibile si rintana nei suoi anfratti, lasciando i sognatori padroni di se stessi, sopravvengono ispirazioni e attitudini del tutto inimmaginabili in qualsiasi altro momento, tranquillo ma completamente privo di magia. Nessuno può sapere di essere uno scrittore finchè non abbia provato a scrivere di notte. Una mente che alla luce diurna appare chiusa ed apatica dà vita a scenari di rara ed esotica magnificenza al chiarore della luna.»

Da queste suggestive righe di H. P. Lovecraft si può intuire quale enorme importanza avessero per lui i sogni e la notte come “mondo altro”, come anti-realtà.

Lovecraft fu certamente un sognatore eccezionale, anche nel senso letterale. I suoi sogni (e incubi) cominciarono probabilmente nel gennaio del 1896 quando, a cinque anni e mezzo, perse la nonna materna Rhobinia Alzada Phillips. Questo lutto mise in difficoltà la madre di Howard già colpita dalla malattia del marito ricoverato al Butler Hospital di Providence per le conseguenze psichiatriche della sifilide. Lovecraft non dimenticò mai i suoi incubi e fin dai primi sogni con i famigerati Magri notturni (Night gaunts) tenne diari onirici e sulla base di questi poi narrò per tutta la vita i suoi sogni ai suoi corrispondenti. È grazie a queste lettere che oggi possiamo entrare nel mondo onirico di uno dei più grandi autori del fantastico mondiale.

H.P.Lovecraft - Charles Burns
H.P.Lovecraft – Charles Burns

L’epistolario di Lovecraft è, come si sa, di dimensioni gigantesche: almeno 100000 lettere scritte di cui circa 16000 sono quelle conservate. I cinque volumi della Arkham House delle Selected letters e gli altri volumi che contengono la corrispondenza con una singola persona (Donald Wandrei, Alfred Galpin, Samuel Loveman e altri) sono un pozzo ancora da esplorare a fondo in Italia.

Prima “Lettere dall’altrove: epistolario 1915-1937” (Oscar Mondadori, 1993), ma soprattutto il più ampio “L’ orrore della realtà. La visione del mondo rinnovatore della narrativa fantastica. Lettere 1915-1937” (Edizioni Mediterranee, 2007) a cura di Fusco e De Turris hanno parzialmente colmato il vuoto dell’editoria italiana ma molto sarebbe ancora da pubblicare.

Oniricon. Sogni, incubi & fantasticherie” pubblicato da Bietti proprio in questi giorni è quindi un libro attesissimo da chiunque ami H. P. L. e che ci rende orgogliosi di essere italiani, per una volta. Grazie a Pietro Guarriello che ha curato il volume e le traduzioni (e a Gianfranco De Turris che ne ha scritto la prefazione) abbiamo infatti un libro ancora più completo di quello americano. Il volume italiano si basa su “The H. P. Lovecraft Dream Book” a cura di S. T. Joshi, Will Murray e David E. Schultz (Necronomicon Press, 1994), ma ne raddoppia addirittura il contenuto attingendo ad altre fonti relative all’epistolario lovecraftiano.
Oltre ad un’introduzione di S. T. Joshi e ad un saggio di Guarriello il volume presenta nella prima parte tutte le lettere di H. P. L. che riguardano i sogni o i racconti di sogni e nella seconda i sette racconti ispirati direttamente ai sogni contenuti nelle lettere, il tutto corredato da note ricchissime e precise sulle fonti, i personaggi, le citazioni, il pensiero lovecraftiano. Un lavoro davvero encomiabile che conferma Pietro Guarriello come il più grande conoscitore italiano (e non solo) dell’opera del Sognatore di Providence.

H.P.Lovecraft - Philippe Druillet
H.P.Lovecraft – Philippe Druillet

In appendice, inoltre, “L’incubo come terapia” del neuro-psichiatra Giuseppe Magnarapa, un articolo che cerca di leggere i sogni di Lovecraft dal punto di vista della psicologia. Lo psichiatra ammette, con una certa sincerità, che se Lovecraft avesse incontrato Freud e se un’eventuale terapia avesse avuto successo forse avrebbe vissuto libero da certi incubi ma sicuramente noi saremmo più poveri: di sogni e di letteratura.

È proprio la coppia di concetti e di mondi sogno/letteratura che questo libro davvero importante ci permette di esplorare. Contemporaneamente incontriamo il sogno e il racconto del sogno e trattenendo il respiro esploriamo la dream factory lovecraftiana e abbiamo modo di capire qualcosa in più sulla misteriosa potenza di uno stato mentale che nell’autore è davvero fondamentale. È palese, infatti, come la quasi totalità della sua opera tragga ispirazione da sogni, presenti un sogno all’interno della trama o semplicemente ne assuma il tono e l’atmosfera. Nonostante sia impossibile determinare cosa Lovecraft (inconsciamente o meno) abbia creato nella veglia e cosa nel sonno, in questo libro, grazie al suo desiderio insopprimibile di raccontare, possiamo sostare miracolosamente nella segreta soglia che si frappone tra il sogno e la letteratura.

H.P.Lovecraft - Bill Sienkiewicz
H.P.Lovecraft – Bill Sienkiewicz

N.B. In conclusione vorrei segnalare il lavoro di Bietti, una delle case editrici non specializzate più pregevoli che si siano dedicate anche al fantastico negli ultimi anni che, grazie all’intelligenza e alla curiosità intellettuale di Andrea Scarabelli, ci permette di leggere libri di valore curati con amore e precisione.

Il volume è acquistabile in tutte le librerie e, tramite tutte le librerie on-line, a questo indirizzo
http://www.bietti.it/negozio/oniricon-sogni-incubi-fantasticherie/

Oniricon. Sogni, incubi & fantasticherie
Howard Phillips Lovecraft
a cura di Pietro Guarriello
Editore: Bietti
2017 – pp. 334 – € 20
ISBN: 9788882483890

H.P.Lovecraft - Dino Battaglia
H.P.Lovecraft – Dino Battaglia

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