IL FASCINO DELLE LOCATION – LA RAGAZZA DI LATTA – Marcello Aliprandi (1970)

LA RAGAZZA DI LATTA - Marcello Aliprandi (1970)
LA RAGAZZA DI LATTA – Marcello Aliprandi (1970)

La colonia Varese di Milano Marittima ha fatto da scenario anche ad altri film oltre a “Zeder“.

La ragazza di latta

La ragazza di latta” (1970) è il film d’esordio di Marcello Aliprandi: una mediocre commedia satirica molto datata, ma, forse, la miglior pellicola di Aliprandi. “La ragazza di latta” vuole imitare il fascino fanta surreale tipico di alcuni film di contestazione del periodo come “Omicron” (1966) di Ugo Gregoretti, “Il Disco volante” di Tinto Brass o “H2S” di Faenza, ma senza raggiungere neanche lontanamente l’importanza dei contenuti nè l’inventiva scenica.

Il giovane signor Rossi, impiegato in una potente e burocratizzata Corporazione, è orgoglioso del suo anticonformismo. La Ravenna futuribile in cui vive è completamente omologata. Sua moglie critica il suo rifiuto ad adeguarsi ai canoni sociali e i suoi colleghi ostentano lo stesso stile ottocentesco, guidano lo stesso modello di auto, si comportano e desiderano le stesse cose. Lui no, va al lavoro in pattini a rotelle.

LA RAGAZZA DI LATTA - Marcello Aliprandi (1970)
LA RAGAZZA DI LATTA – Marcello Aliprandi (1970)

Un giorno incontra una donna dotata di una spiccata personalità (una bellissima Sydne Rome in una delle sue prime interpretazioni). Se ne invaghisce, ma scopre che si tratta solo di un robot prodotto dalla ditta in cui lavora. In una scena grottesca il signor Rossi attraversa i vicoli di Ravenna vestito da guerriero medievale e quando incontra la bella donna-robot la colpisce con la su aspada, poi, sconfitto, accetta l’omologazione.

Troppo sole

Troppo Sole
Troppo Sole

“Troppo sole” (1994) è una commedia grottesca di Giuseppe Bertolucci (fratello di Bernardo) girata sulla Riviera Romagnola, basato interamente sulla popolarità di Sabina Guzzanti all’epoca sulla cresta dell’onda.
La Guzzanti interpreta tutti i personaggi del film mettendo in scena la sua popolare versatilità. Rivisto oggi è solo una noiosa carrellata di personaggi caricaturali. Ci si concede qualche risata, ma niente di più.

In una breve scena un’intervistatrice rispolvera il passato di una pop star nostrana ricordando i tempi in cui frequentava le colonie di Milano Marittima.

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