FANTA SOVIET – TARGET un film di Aleksandr Zeldovich

TARGET Anno 2020. La Russia vive un inusuale momento di stabilità e benessere. Un ristretto gruppo di ricchissimi e annoiati moscoviti decide di visitare

FANTA SOVIET: TARGET - Aleksandr Zeldovich
TARGET – Aleksandr Zeldovich

TRAMA

Anno 2020. La Russia vive un inusuale momento di stabilità e benessere.
Un ristretto gruppo di ricchissimi e annoiati moscoviti decide di visitare uno sperduto paese sui monti Altai vicino agli sconfinati deserti mongoli alla ricerca dell’eterna giovinezza. Lì vicino, infatti, giacciono semisepolti nel terreno i resti di una segretissima base scientifica sovietica dismessa negli anni 90.
Si racconta che le radiazioni emesse dai resti della strana struttura arrestino l’invecchiamento e rinvigoriscano le persone. Tornati a Mosca i benefici non tardano a mostrarsi. Il rovescio della medaglia è un lento, ma inesorabile atrofizzarsi dei sentimenti che conduce a un pericoloso deterioramento morale.

FANTA SOVIET: Target (2011) - L'escursione alla base militare dismessa
Target (2011) – L’escursione alla base militare dismessa

IMPRESSIONI

La storia non è particolarmente originale, ma il film, oltre ai pregi tecnici di regia, fotografia e recitazione, è ricco di dettagli e sfumature affascinanti tanto da rendere il film di Aleksandr Zeldovich una pregiata e bizzarra visione.

Il regista, insieme al fidato sceneggiatore Vladimir Sorokin, crea un credibile futuro prossimo influenzato dalla cultura e dall’economia cinese. Indice di prestigio è parlare un cinese perfetto (i cinque protagonisti, durante il viaggio, fanno sfoggio a chi lo parla meglio).

Le città sono tappezzate di pubblicità in cinese e le autostrade sono percorse incessantemente da file di camion che vanno e vengono attraverso il confine russo verso la Cina.
Uno dei protagonisti (Vitaliy Kishchenko) svolge un lavoro simile a un doganiere su un’autostrada a 10 corsie percorsa da questi giganteschi camion svolgendo le sue mansioni in un micromondo di frontiera che cresce ai margini della carreggiata.
L’implacabile doganiere zigzaga con il suo mezzo della polizia fra i bisonti della strada a caccia di clandestini e merce di contrabbando. Una visione estremamente ballardiana.

FANTA SOVIET: Target (2011) - I giganteschi monumenti
Target (2011) – I giganteschi monumenti

Curiosa, anche se un po’ criptica, la sottotrama che segue il declino sociale di Andrej (Anton Khabarov) il ricchissimo ministro delle risorse energetiche russe sposato alla bella e annoiata moglie Zoe (Justine Waddell). Andrej è ossessionato da una nuova tecnologia cinese che permette grazie a dei particolari occhiali di distinguere la materia che emette energie positive da quella che ne emette di negative.
In un delirio filosofico che ricorda gli approcci positivisti dei cosmisti sovietici, cercherà di imporre questa nuova dottrina anche sul lavoro attirando lo sconcerto dei suoi colleghi e il conseguente licenziamento.

FANTA SOVIET: Target (2011) - l'autostrada percorsa dai tir con codice a barre.
Target (2011) – l’autostrada percorsa dai tir con codice a barre.

Belle le macerie della base segreta: un enorme disco di metallo semisommerso dal deserto che sembra un’installazione di land art di Richard Long o di Robert Smithson, sulla cui superficie si riflettono le nuvole.
Al centro si trova una grata che dà su un pozzo che sembra non avere fondo; in fin dei conti il pozzo dei desideri del 2020.
I cinque moscoviti dovranno calarsi nel pozzo e dormire una notte intera su questa grata sospesa sul vuoto. Un momento visivamente molto originale, ma ben poco sfruttato.

FANTA SOVIET: Target (2011) - La maschera di bellezza
Target (2011) – La maschera di bellezza

Nel complesso il film eccede in lunghezza e manca un po’ di ritmo, ma questo difetto mette ancor più in risalto le inaspettate esplosioni di violenza come l’omicidio nel ristorante cinese sull’autostrada o lo stupro di Zoe durante una festa.

Poco comprensibili per un pubblico occidentale alcune sfumature sui programmi televisivi dai gusti molto kitsch il cui conduttore è uno dei fortunati “immortali”.
Dovrei conoscere meglio la storia russa e le divisioni culturali di quella sterminata nazione per capirlo a pieno.

COLONNA SONORA

Probabilmente sono l’unico che ha trovato eccessiva e non sempre adatta l’imponente colonna sonora che quasi accompagna il film in tutta la sua lunghezza (2 ore e 40 minuti) composta da uno dei più importanti compositori russi contemporanei: Leonid Desyatnikov.

Full cast on IMDB

FANTA SOVIET: Target (2011) : gli occhiali
Target (2011) : gli occhiali
FANTA SOVIET: Target (2011) - Il ristorante sull'autostrada
Target (2011) – Il ristorante sull’autostrada

 

Visita tutti gli articoli apparsi per lo speciale di B-SIDES Magazine: FANT ASOVIET.
La fantascienza sovietica, russa e Est europea nella cultura, nei libri, nell’arte e nei film.

 

 

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