90 ANNI DI GIALLO! Intervista a Franco Forte direttore del Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo.

Il Giallo Mondadori compie 90 anni! È l’occasione per fare due chiacchere con Franco Forte, romanziere e giornalista che conoscerete in molti, sulla mitica collana in edicola dal 1929 ma anche sulle altre collane di narrativa da lui dirette: Urania e Segretissimo.

Il Giallo Mondadori, la leggendaria ed incredibilmente longeva collana di mistery da edicola, compie 90 anni! È l’occasione per fare due chiacchere con Franco Forte, romanziere e giornalista che conoscerete in molti, sulla mitica collana in edicola dal 1929 ma anche sulle altre collane di narrativa da lui dirette: Urania e Segretissimo.

 

B-SIDES: Caro Franco, la mia prima domanda è dedicata, obbligatoriamente, al Giallo Mondadori, splendido novantenne. Ci illustri le iniziative per l’anniversario? Quali novità ci aspettano?

Franco Forte: Le iniziative sono diverse, ma credo che le più importanti riguardino la versione dedicata ai Classici, che da gennaio è distribuita in edicola con un restyling tutto nuovo, che richiama l’epoca d’oro del Giallo Mondadori, quei Sessanta e Settanta che hanno portato in Italia e fatto conoscere ai nostri lettori tutti i più grandi giallisti del mondo. Anche grazie al recupero delle illustrazioni di Carlo Jacono, storico illustratore dei Gialli (e di Segretissimo), l’operazione “vintage” sta avendo grande successo e… non è detto che la interromperemo! Oltre a questo, su tutti i fascicoli dei Gialli in edicola i lettori troveranno una magnifica storia del Giallo Mondadori, che in dodici puntate mensili ci farà conoscere tutti i retroscena di questa collana, a partire dalla sua fondazione fino a oggi. L’autore di questa rassegna è Mauro Boncompagni, tra i massimi esperti di giallo del nostro Paese. Infine, porteremo il marchio del Giallo Mondadori in libreria, con una collana che a partire dall’estate coinvolgerà i massimi giallisti italiani (da Camilleri in giù…) in una serie di straordinari omaggi a questo genere letterario e alla testata che ha originato il nome stesso di narrativa “gialla” nel nostro paese (grazie infatti al colore delle copertine dei nostri fascicoli).

B-SIDES: Una domanda speciale la riservo per una collana unica al mondo: Il Giallo Mondadori Sherlock, dedicata a tutti gli apocrifi del detective privato dall’immensa storia editoriale. Cosa ci dici e ci anticipi a riguardo?

Franco Forte: Be’, in questo caso la vera sorpresa credo sia attestare che la collana non solo viaggia a gonfie vele, ma sta dando risultati al di là di ogni aspettativa, facendoci capire quanto un personaggio come Sherlock Holmes sia amato dai lettori. Non era affatto scontato che una collana mensile dedicata agli apocrifi di Doyle potesse funzionare, e quando siamo partiti molti mi hanno dato del folle (anche perché ti assicuro che mettere in piedi una collana nuova è un’impresa tutt’altro che facile, oggi, con costi esorbitanti da cui non è detto si riesca a rientrare), per cui sono doppiamente soddisfatto del successo che sta riscontrando. La mia speranza, adesso, è che si riesca a integrare sempre di più, nella collana, opere di autori italiani, che sono bravi a scrivere apocrifi sherlockiani e possono senz’altro competere con gli autori internazionali.

 

B-SIDES: Una domanda generale forse un po’ scontata (ma va fatta). Come consideri il genere giallo, oggi? Quali sono le tendenze attuali e in che modo Il Giallo Mondadori le segue?

Franco Forte: La “tendenza generale” del giallo, come la chiami, è molto semplice: pervasività. Questo genere letterario, infatti, ha messo piede in tutti gli altri, per dare quel sapore in più, quel brivido nella lettura che ormai è indispensabile per tenere desta l’attenzione dei lettori. E dunque ecco che troviamo sottotrame gialle nei romanzi mainstream, nelle storie d’amore, nella fantascienza, ovunque. E se si scrivono gialli, thriller o noir, allora si ha la certezza di poter frequentare i piani alti delle classifiche dei libri più venduti, perché si tratta dei generi più diffusi e più letti. La differenza, quando parliamo di Giallo Mondadori, è una sola: la nostra collana tratta esclusivamente il giallo classico d’investigazione. Niente thriller, niente noir, niente crime, se non c’è un investigatore che indaga su uno o più delitti per arrivare poi a risolverli. Si tratta di un sentiero ormai netto, che negli ultimi anni si è stabilizzato con gran fortuna, rispettando quelli che sono stati, dal 2011 a oggi (il mio periodo di “reggenza” della collana) le istanze dei lettori.

B-SIDES: Passiamo a parlare dell’amata Urania, in edicola dal 1952. Giuseppe Lippi, uno dei più grandi esperti di fantastico in Italia, curatore della collana dal 1990 al 2017, è scomparso nel dicembre scorso. Già dall’anno scorso, però, aveva terminato la sua collaborazione alla collana. Come è mutata la situazione di Urania? Chi sceglie ora i titoli da pubblicare? Quali sono le linee guida che seguite (quest’ultima domanda vale anche per le altre collane)?

Franco Forte: In realtà Giuseppe da diverso tempo non era più un curatore unico, bensì una sorta di consulente editoriale di pregio di cui, come editor della collana, mi avvalevo per effettuare le scelte migliori nei titoli da acquistare per Urania. Dopodiché, però, il suo straordinario impegno si era spostato più sul mondo della libreria, con la curatela di preziosi volumi degli Oscar Mondadori che sono stati dei successi vastissimi, e che hanno portato gratificazioni a tutti: a lui per l’intelligenza delle scelte, all’editore per i riscontri di vendita e ai lettori per la qualità dei volumi e delle proposte. Urania non è stata certo messa in secondo piano, ma diciamo che il mio ruolo nella scelta dei titoli e delle strategie editoriali (come per esempio la nascita e il seguente sviluppo di Urania Jumbo) si è fatto sempre più forte, fino ad arrivare a imitare quello che succede con le altre collane che curo, ovvero i Gialli e Segretissimo: le scelte editoriali sono tutte mie, e si esprimono in base all’andamento di mercato e alle richieste che arrivano dai lettori, oltre che alla mia sensibilità personale.

B-SIDES: Negli ultimi anni mi sembra di notare in Urania un certo vigore e una certa messa a fuoco delle scelte editoriali con la nascita di Urania Jumbo, con i romanzi inediti più corposi, e il proseguimento di Urania collezione, dedicata al ricchissimo giacimento di gioielli della SF dalle origini agli anni ‘90. Quali sono le novità per il 2019?

Franco Forte: Ecco, quello che dicevo prima: sto cercando di dare più sostanza a un certo tipo di fantascienza, puntando soprattutto su un valore: fornire ai lettori buone traduzioni integrali, evitando la pessima abitudine, ereditata dal passato, di tagliare indiscriminatamente i libri per farli rientrare nelle gabbie di impaginazione. Il Jumbo nasce da questa esigenza: avere più spazio per dare ai lettori quelle opere che altrimenti, in Urania, non sarebbero mai potute uscire.

Se parliamo di novità… be’, ce ne saranno di sorprendenti, lo posso assicurare, in sinergia tra edicola e libreria, ma… a partire dai primi mesi del 2020.

B-SIDES: Segretissimo esce dal 1960 ma sembra proprio ancora in gran forma! Nella collana principale ormai il capitano è Il “Professionista” di Stephen Gunn/Stefano di Marino, inossidabile personaggio senza paragoni in Italia, con più di ottanta romanzi e racconti all’attivo! Però non dimentichiamo gli altri italiani che coprono praticamente tutte le uscite dell’anno. Ne cito solo alcuni: François Torrent/Andrea Carlo Cappi, Jo Lancaster Reno/Gianluca Nerozzi, Jack Morisco/Giancarlo Narciso e Rey Molina/Andrea Franco. Un’ultima citazione per uno dei più grandi, Alan D. Altieri, che ci ha lasciato nel 2017.
Cosa ci puoi dire sulle novità segretissime del 2019?

Franco Forte: Straordinarie novità non ce ne sono. Semplicemente, sto cercando di irrobustire la collana, che si avvale soprattutto di opere scritte da autori italiani sotto pseudonimo (pressoché un caso unico in Italia), con opere internazionali di spessore, come la serie che ha preso origine da “American Sniper” e poi si è sviluppata in alcuni romanzi di Scott McEwen che gli appassionati di questo genere non possono mancare di leggere.

Altrettanto importante, il premio letterario dedicato al grande Altieri, che va a caccia di bravi scrittori da pubblicare nella collana, alimentando la Italian Legion che è il vero vanto e il fiore all’occhiello di questa storica collana Mondadori. Se avete scritto una spy story, partecipate al Premio Altieri. Renderete omaggio a voi stessi e a uno degli autori più significativi del panorama letterario italiano.

B-SIDES: Le tre collane da te dirette (insieme a I Romanzi, ovvero i rosa) coprono altrettanti fondamentali generi della letteratura d’evasione. Ci sono però alcune lacune fondamentali, ovvero l’horror e la fantasy (per non parlare del western e perchè no, dell’erotico). Se per l’horror l’ultimo tentativo Mondadori in edicola non è stato di successo, ci sono progetti per altre collane?

Franco Forte: Be’, l’erotico è seguito abbastanza bene dalla collana Extra Passion, che vende moltissimo. Per quanto riguarda il western, abbiamo un progetto in cantiere, ma prima di capire se sarà possibile vararlo in edicola (ambito quanto mai difficile, come dicevo), proveremo a fare degli “esperimenti” in libreria, nella collana Oscar Mondadori. A quel punto capiremo meglio. Infine, il fantasy è ormai terreno consolidato per la collana Oscar Fantastica, che ha in animo di pubblicare i più grandi autori di questo genere, fra cui straordinarie novità, e dunque dubito che potrà avere ricadute in edicola. Per quanto riguarda l’horror, io e Giuseppe Lippi ci abbiamo provato a riportare in vita Urania Horror, con una proposta di titoli a mio avviso di alto livello e ai prezzi molto bassi di Urania, eppure… è stato un vero disastro editoriale, il che mi ha fatto capire che evidentemente il pubblico italiano non è interessato a questo genere letterario, a parte certi autori cult come Stephen King.

B-SIDES: La crisi delle edicole è evidente per chiunque abbia a cuore questo tanto bistrattato canale di vendita, questo luogo così piccolo ma che tanto ha rappresentato per migliaia di italiani appassionati di fumetti e narrativa di genere. La crisi è generata principalmente dal crollo delle vendite dei quotidiani, traino fondamentale per il settore. Mondadori sta cercando una soluzione al problema? Esiste un’alternativa all’edicola per le collane da te dirette?

Franco Forte: Quello che stiamo facendo credo si sia percepito da ciò che ho detto finora. C’è solo un modo: essere sempre più sinergici con la libreria, attraverso collane cross-over che operino in parallelo costruendo un doppio canale che sia in grado di generare un flusso importante di vendite e di interesse. La sola edicola, ormai, è davvero difficile che si sostenga da sola. A parte collane storiche come Il Giallo Mondadori, che non sembra risentire in alcun modo di questa sofferenza, tutto il resto, dai quotidiani ai periodici di qualsiasi tipo, è in forte flessione, e dunque non credo che ci si possa aspettare una ripresa, in futuro. Occorre studiare strategie alternative, come stiamo cercando di fare con le nostre collane.

B-SIDES: Colgo l’occasione per alcune domande generali che riguardano Il Giallo e compagnia. Qual è, se esiste, la differenza editoriale tra un libro delle collane da edicola e uno da libreria?

Franco Forte: Fondamentalmente nessuna, soprattutto adesso che c’è questo flusso sempre più significativo di titoli dall’edicola alla libreria e viceversa. L’unica vera differenza è data dal fatto che in edicola i libri, per formato e tiratura (molto più alta rispetto alla media dei volumi che vanno in libreria), hanno prezzi molto contenuti, ma per tutto il resto, dalle traduzioni alla cura redazionale (revisioni e correzioni bozze, così come lavoro sulle copertine), sono esattamente in sintonia con tutti gli altri libri prodotti dalla casa editrice. Per questo ritengo che una collana come il Giallo Mondadori sia formidabile, per gli appassionati di questo genere: ci sono i migliori autori del presente e del passato, tradotti e curati con la stessa passione e qualità della libreria, ma offerti a prezzi che sono quasi un terzo rispetto a quelli dei volumi che trovate nel circuito librario.

B-SIDES: Una domanda generale riguarda il ruolo di curatore, figura assente, almeno ufficialmente per le collane da edicola con la sola eccezione di Urania, almeno fino a Lippi. Trovo che la presenza di editoriali, introduzioni, profili bio-bibliografici degli autori, approfondimenti vari, interviste, dovrebbero comparire sempre, anche nei Gialli e nei Segretissimo. Senza almeno un profilo degli autori i romanzi sono più poveri e il lettore gode meno, a mio parere. Inoltre non viene spinto ad approfondire e a cercare le opere degli autori in libreria o nelle uscite successive.

Franco Forte: Mah, in realtà le istanze che nel tempo ci sono arrivate dai lettori sono sempre state in senso opposto a tutto questo. Voglio dire: ho conservato centinaia di mail da parte di lettori che ci chiedevano di tralasciare i materiali d’appendice per dare più spazio ai romanzi, così da poter pubblicare anche opere più lunghe (soprattutto in Urania). Ovviamente abbiamo sempre cercato di mediare e di tenere conto delle esigenze di tutti, e dunque quando possibile inseriamo contenuti extra, per quanto questo non sia propriamente ciò che la maggioranza dei lettori vuole. Questo anche perché sempre più i volumi da edicola vengono percepiti come libri veri e propri, non più come riviste di settore, e dunque anche nella percezione comune un libro vive per ciò che è, non per il corollario di contenuti extra che gli puoi mettere intorno (proprio come succede in libreria). Però capisco che molti siano legati a questa formula mista tra libro e magazine che ha caratterizzato le nostre collane per tanto tempo, e dunque, come detto, quando possibile cerco di alimentare comunque questi contenuti collaterali, magari con la storia del Giallo a puntate, con racconti di autori italiani, con biografie più approfondite (anche se ormai su Internet c’è tutto e di più) e così via. Ma certo i tempi sono cambiati, e se la sinergia edicola-libreria dovrà funzionare al cento per cento, allora i nostri fascicoli dovranno assomigliare sempre di più a veri volumi da libreria, più che a numeri di un magazine periodico.

B-SIDES: Sei scrittore da decenni e hai pubblicato numerosi libri di successo. Inevitabile che ti chieda qualcosa del tuo nuovissimo libro “Romolo. Il primo re”, uscito per Mondadori. Ma ho anche un’altra domanda: perché hai scelto, ormai da molti anni, il romanzo storico?

Franco Forte: Il romanzo storico mi ha sempre appassionato, ma da quando ho intrapreso in maniera un po’ più specifica questa strada mi sono accorto che è un mondo così vasto e pieno di possibilità da risultare quasi inesauribile, per di più aperto a contaminazioni interessanti. Per questo ho deciso di continuare a percorrere con costanza questo sentiero della scrittura, allargando però gli orizzonti del romanzo storico anche al thriller (come per la serie del notaio criminale Niccolò Taverna, che indaga nella Milano del 1500) e in qualche modo al mitologico e al soprannaturale (con la serie di Cesare ai confini del mondo, che spiega come abbia fatto Giulio Cesare a sopravvivere alle Idi di marzo, contrariamente a quanto si crede, e… perché), per dare più sapore alla grande Storia, che di questi ingredienti si nutre da sempre. L’ultima sintesi di tutto questo percorso è il romanzo “Romolo – Il primo re“, che racconta la storia incredibile e ammantata di leggenda della fondazione di Roma, dove tutto ruota attorno a due figure quasi mitologiche (Romolo e Remo) per imbastire una storia possente che travalica la leggenda e la superstizione, e diventa l’avventura cruda e primordiale della sopravvivenza in un mondo primitivo come quello del Lazio arcaico, 750 anni prima di Cristo. In questo romanzo io e Guido Anselmi, il coautore del libro, abbiamo cercato di inserire tutto ciò che in modo coerente e plausibile, senza voli pindarici di fantasia, può avere dato origine alla leggenda della fondazione della Città Eterna, privilegiando quegli aspetti fortemente scenografici e d’effetto che certo non mancano in questa storia, e che di sicuro sono stati all’origine stessa della leggenda di Romolo e Remo. Basti pensare alla nascita dei due gemelli, che secondo la tradizione è avvenuta perché una vestale del dio Marte, Rea Silvia, è stata ingravidata dal dio della guerra, per mettere al mondo una progenie che avrebbe dominato il mondo nei secoli a venire. Magnifica storia, non credi? Be’, noi l’abbiamo resa coerente e credibile, senza far mancare niente, in termini di spettacolarità e suggestioni, al lettore. Perché, come spesso succede, la realtà (o presunta tale) può essere ben più affascinante di qualsiasi fantasia.

per chi voglia sapere qualcosa in più ecco il video dell’apparizione di Franco Forte a Il Caffè di Raiuno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: