BAD LIEUTENANT – Never Cry Another Tear

Recensione di BAD LIEUTENANT – Never Cry Another Tear. Un album dimenticabile per i componenti di una band mitica come i New Order.

Bad Lieutenant-Never Cry Another tear
Bad Lieutenant-Never Cry Another tear

Curiosio che nello stesso anno sia uscito il remake di Herzog del film “Il cattivo tenente” (capolavoro di Abel Ferrara) e l’album “Never Cry Another Tear” firmato, appunto, Bad Lieutenant.

Dietro questo nome si celano gli ex New Order.

Peter Hook è uscito dal gruppo. Entra Alex James dei Blur. E i suoni diventano elettrici con più chitarre che tastiere in controtendenza con i tempi. Chi ha amato i Joy Division prima e New Order (con i loro alti e bassi) poi stenteranno a riconoscersi in questa nuova formazione.

“Never Cry Another Tear” è un album brit pop piacevole fatto da musicisti che sanno fare il proprio lavoro, ma che non sanno o non vogliono offrire nuovi brividi.

Bad Lieutenant-Never Cry Another tear
Bad Lieutenant-Never Cry Another tear

Bernard Sumner dimostra di essere un bravo mestierante e stupisce la sua ritrovata capacità vocale.

I Bad lieutenant esordiscono leggeri, piacevoli, a portata di tutte le orecchie. Morte le sonorità cupe e disperate dei Joy Division o di Movement, primo bellissimo album dei New Order. Assenti anche i ritmi dance di Blue Mondey e acid house di Technique. “Questa è guitar music per il nuovo millennio” così definisce la musica della nuova formazione.

Alla fine Summer fa una scelta coraggiosa rinnegando il proprio passato mostrando una vena solare, “Non piangere più neanche una lacrima” infatti.

Confezione molto stilosa minimal in bianco e nero senza troppi fronzoli come il sito ben aggiornato: http://badlieutenant.net/.

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