Living for Nothing – Horror Vacui

LIVING FOR NOTHING – Horror Vacui (2020- Agipunk Records)

 

Horror Vacui - living for nothing
copertina del disco

 

Uno dei (pochi) lati positivi che questo delirio pandemico offre è, senza dubbio, l’abbondanza di tempo. Ed è sfruttando queste sacche di tempo libero che mi metto a cercare in rete qualcosa di cui valga la pena di parlare, fuori da qualsiasi contesto mediatico. Gira e rigira…spuntano gli HORROR VACUI

La Band

Formazione bolognese attiva dal 2010  e da subito non perdono tempo: il loro obbiettivo è suonare e lo fanno, eccome se lo fanno. Possono già vantare di aver fatto tour in Europa (3), in nord America (2) e in Messico-Colombia oltre che in Italia, ovviamente e non dimentichiamo i 4 dischi e 4 ep  7″. In somma, prima del nefasto lockdown (quello vero, il primo) non se la cavavano affatto male tento da pubblicare il loro 4° disco, questo “LIVING FOR NOTHING”.

Potremmo perdere tempo e parole indicando quello che possono ricordare come sonorità, potremmo sì, ma i nostri lettori sanno bene che non è nello stile di Bsidesmagazine.com fare riferimenti inutili con elenchi della spesa degni dei più beceri politicanti. Horror Vacui Ci piacciono perché attingono a piene mani in quel fantastico genere che era la New Wave – post punk anglo-sassone. Quelli che sarebbero diventati il DARK e il GOTH senza per voltare le spalle al Punk: un racconto disincantato e nichilista di un periodo che vede la rinascita dopo la deflagrazione Punk.

Horror Vacui  è una valida alternativa al medio evo musicale che il nostro Paese sta vivendo, una piacevole controtendenza, agli antipodi del sound tipico rock anni ’70 che sta tornando alla ribalta e che, crea crepe nel sistema mainstream.

logo dalla band
logo Horror vacui

Il Disco

Le sonorità attingono a piene mani al sound post-punk inglese, con atmosfere cupe ed un mixaggio che evidenza le linee di basso (scelta azzeccata per ricreare l’atmosfera tipica del periodo), le parti di elettronica sono piacevoli e non rubano la scena agli strumenti tradizionali. Horror Vacui riescono bene a descrivere atmosfere così lontane da quello a cui siamo abituati a sentire in radio che fatico a crederli italiani. Forse dovrei usare espressioni tipo “disco maturo” o “grandissima riconferma” ma ingannerei tutti e prima di tutti me stesso: Horror Vacui sono una scoperta recente che ha innescato in me una curiosità pazzesca verso il loro mondo, verso la loro visione . I ragazzi attirano la mia attenzione e convincono con i testi: non sempre espliciti ma nemmeno troppo criptici.


Uscito ormai un anno addietro per Agipunk Records, questo disco è un tufo nel miglior periodo new wave internazionale con caratteristiche tipiche del momento e del genere che hanno solo l’abito in minima parte il nostro paese, non riuscendo mai a ritagliarsi lo spazio meritato. Si spazia, tra le atmosfere più lente e cupe dei pezzi strumentali “REQUIEM ed ELEGIA” a  momenti più ritmati come ” CONSOLATION PRIZE” (dal testo fortemente critico verso la chiesa) e la tesa “LIVING IN TENSION” .  “UNREACHEBLE”  è sorprendente: una degna conclusione di un disco ben fatto, sorprendente e che difficilmente stancherà l’ascoltatore, anche quello non votato al Dark.

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