NELLA CAMERA DEL CUORE SI NASCONDE UN ELEFANTE. Con un titolo così bello, è difficile trattenersi dall’acquistare una graphic novel. Se poi l’autore è Marco Galli, il gioco è fatto.
Provate a immaginare uno scrittore in crisi, in cerca di un’ispirazione. Dove pensate possa andare a trovarla? Presto detto: su un lontano pianeta, originariamente colonizzato da un gruppo di minatori marocchini, che ha edificato la città come una sorta di Medina. Una “città ammaliante”, con i suoi arabeschi dal profumo moresco e vintage, oggi frequentata da turisti occidentali, come la Tangeri di Paul Bowles e di William Burroughs, dove puoi incontrare inaspettatamente personaggi bizzarri e famosi che hanno fatto perdere da tempo le loro tracce.
La caratteristica principale del pianeta, che circonda la suggestiva città, è la sua acqua rossa. Un’acqua che può provocare allucinazioni e far perdere il senso del reale. Tutto ciò che accade al protagonista, infatti, è sempre in bilico fra realtà, sogno e trip psichedelico. Bellissima e surreale la scena che dà il titolo alla storia.
Il senso del pianeta, il senso dell’acqua e della città diventano la metafora del ruolo dello scrittore. E’ il pianeta stesso a mostrarglielo, in un’apparizione onirica.
Solo quando il protagonista coglie il senso del suo viaggio, potrà liberarsi degli occhiali da sole e tutto diventerà più chiaro. Forse. O forse no.
I disegni in bianco e nero di Marco Galli spesso hanno sfondi di un bianco abbacinante oppure sono striati di ombre, che avvolgono i volti e le stanze. Improvvisamente, veniamo illuminati da tavole a colori o da dettagli rossi, spesso inquietanti.
Un’opera che prende qualche spunto dalla fantascienza (forse “Solaris” di Lem), ma che è decisamente più orientata al weird, all’insolito, al misterioso… E, come tale, lascia spiazzati, con il suo finale beffardo.
Altre informazioni sul sito dell’editore – coconinopress