IL MIO GENERE è TOP SECRET – da TRANS a TRANSUMANO
“Il mio genere è top secret” è una curiosa antologia di fantascienza queer e trans pubblicata da Future Fiction. In ogni racconto appaiono personaggi di genere non binario, una caratteristica a volte importante per lo svolgimento della storia, altre solamente un dettaglio utile a delineare la/il protagonista.
Chi si aspetta una raccolta di racconti scabrosi o morbosi, però, è fuori strada. Le trame di “Il mio genere è top secret” sono esclusivamente fantascientifiche.
La qualità dei racconti è altalenante e forse manca il “capolavoro”, ma è comunque una lettura non ordinaria.
Tutti le scrittrici / gli scrittori riescono a trasmettere bene il disagio o il dolore di vivere in un corpo sbagliato. Una sensazione non tanto psicologica, ma proprio carnale.
Nella prefazione di Antonia Caruso si fa giustamente riferimento a Frankenstein di Mary Shelley: un essere (non un mostro) assemblato e cucito con pezzi di carne di persone diverse. È questa la condizione in cui vivono i personaggi di questi racconti. A volte con dolore, a volte con orgoglio.
Affitta sempre, vendi mai di Calvin Gimpelevich, è il migliore racconto insieme a Imago.
Nok è una reduce di guerra che soffre della sindrome dell’arto mancante perduto in battaglia. Nok è un’allenatrice privata. Chi ha bisogno di fare palestra, dimagrire, disintossicarsi, la affitta e scambia il suo corpo con quello dell’allenatrice. Bizzarro, ma almeno legale.
Potrebbe andare peggio come a sua sorella che lascia usare il suo corpo giovane e bello ad estranei per usi che non le è concesso conoscere. Eppure il corpo ricorda. Come Nok ricorda il suo arto mancante, la carne ricorda gli abusi subiti in assenza della propria coscienza.
Fantastico l’inaspettato finale.
Imago di Tristan Alice Nieto è un fanta noir che sfocia nell’horror puro con momenti gustosamente splatter. Un farmaco permette alle persone morte di recente di tornare in vita per circa 72 ore.
Nonostante gli enormi danni fisici e traumi psichici l’uso di questo composto serve specialmente per risolvere casi di omicidio con l’aiuto della vittima stessa.
Tabitha si risveglia dalla morte. Chi era? Perché è stata uccisa? E perché non ha più gli occhi?
No comment di Ayse Devrim è veramente assurdo.
Una donna trans, facendo la transizione, si trova inaspettatamente incinta. Il bambino che dovrà nascere diventa oggetto di contesa di case farmaceutiche, media televisivi, estremisti cattolici che vedono nella protagonista una nuova Vergine Maria ed estremisti di destra che interpretano la situazione un abominio della natura.
L’unica persona che non può decidere e scegliere è l’improvvisata madre.
Non sono sicuro di aver capito fino in fondo Il mio genere è top secret di S. Qiouyi Lu, il racconto che dà il nome all’antologia, ma l’idea è originale.
Che forma potrebbe assumere lo sfruttamento del genere in un contesto military sci-fi?
Il mio genere è top secret nasce come risposta al romanzo I Sexually Identify as an Attack Helicopter di Isabel Fall appena pubblicato da Zona 42 con il titolo meno evocativo Il racconto dell’elicottero nella collana 42 Nodi.
Resistenza crescente di Juliet Kemp è ambientato in un mondo post pandemico che ha ingigantito le differenze sociali fra ricchi, che vivono isolati e agiati, e poveri regolati da tessere, razionamenti e inaccessibilità a servizi sanitari.
Niente di nuovo, ma avvincente.
Dissociazioni nucleari della scrittrice pakistana trans Aqdas Aftab è un curioso connubio fantasy e horror in cui i corpi dei protagonisti, a causa di un disastro nucleare, continuano a mutare geneticamente in ibridazioni uomo animale.
Se le tematiche di genere nella fantascienza vi appassionano recentemente anche Delos Digital ha pubblicato un’analoga antologia: Divergender curata da Silvia Treves e M. Caterina Mortillaro.
In Divergender sette autori italiani, due stranieri e tre saggisti affrontano le tematiche di genere. Ne abbiamo scritto a questo link.