FANTA SOVIET – STANISLAW LEM il futurologo.

Stanislaw Lem è uno dei più conosciuti scrittori di fantascienza dell’Est europeo. Nato nel 1921 a Leopoli e morto a Cracovia nel 2006 la sua fama è …

FANTA SOVIET:
Stanislaw Lem

Stanislaw Lem è uno dei più conosciuti scrittori di fantascienza dell’Est europeo. Nato nel 1921 a Leopoli e morto a Cracovia nel 2006 la sua fama è legata alla trasposizione cinematografica del suo romanzo “Solaris” (Andrej Tarkovskij -1972). Prima del capolavoro di Tarkovskij il suo libro era già stato adattato per la televisione russa con il fedele sceneggiato del 1968, molto teatrale e girato con scarsi mezzi, ma comunque suggestivo grazie alle scenografie quasi espressioniste. Dai suoi primi romanzi di fantascienza sono stati tratti dei film come “Soyux 111 Terrore su Venere” (1960) tratto da “Il pianeta morto”, “Ikarie XB 1” (1963) tratto da “La nube di Magellano”, “Test pilota Pirxa” (1978) tratto da “Il processo”, il cortometraggio “Guazzabuglio” (1968) tratto da “Esiste davvero, Mr. Johns?”, “The congress” (2013) tratto da “Il congresso di futorologia”.

Stanislaw Lem
FANTA SOVIET

Le versioni cinematografiche delle sue opere non sono mai riuscite a soddisfarlo, comprese quella di “Solaris” diretta da Tarkovskij e soprattutto quella diretta da Soderbergh.

Lem fu estremamente critico anche con i suoi colleghi occidentali (per esempio disprezzava Philip K. Dick e Ursula Le Guin per la loro inadeguatezza scientifica).

GOLEM XIV

FANTA SOVIET: Stanislaw Lem: “Golem XIV”
FANTA SOVIET: Stanislaw Lem: “Golem XIV”

In effetti è riduttivo considerare Lem soltanto come uno scrittore di fantascienza.

Fu un futurologo attento e competente. I quesiti morali, il problema dell’identità personale, l’evoluzione delle intelligenze artificiali sono temi più che mai attuali. Nel suo romanzo “Golem XIV” l’intelligenza artificiale, nata ovviamente per scopi bellici, continuando a svilupparsi perde esponenzialmente interesse per i suoi compiti originari e si immerge in questioni filosofiche così profonde da risultare incomprensibili alla mente umana. Un approccio così originale all’attualissimo tema delle IA che poteva nascere solo dalla fervida immaginazione di uno scrittore dell’Est europeo, in genere meno attratto dalle distopie catastrofiche tanto care ai colleghi occidentali.

Una scena di “The congress” (Ari Folman 2013) tratto dal libro “Il congresso di futurologia

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La fantascienza sovietica, russa e Est europea nella cultura, nei libri, nell’arte e nei film.

 

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