IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 1

La civiltà è sull’orlo del collasso.
Cause:

  • disuguaglianze sociali,
  • guerre,
  • inquinamento del pianeta.

Il grido d’allarme era già stato lanciato decenni fa, dai movimenti di protesta (il movimento femminista, il movimento pacifista, il movimento ecologista), che si erano imposti all’attenzione dell’opinione pubblica, evidenziando le evidenti storture e debolezze del sistema: le disparità fra i sessi (e, più in generale, le disuguaglianze sociali fra ricchi e poveri, fra forti e deboli…), le guerre (e, più in generale, la violenza, l’aggressività, la competizione…), l’inquinamento dell’ambiente (smaltimento dei rifiuti tossici, disastri ecologici, danni alla salute…).
Questo è il retaggio di in una società di stampo patriarcale, che ci trasciniamo dietro da millenni, e di cui non riusciamo neanche a immaginare una possibile alternativa.

Tuttavia, non è sempre stato così.

Riane Eisler, nel suo saggio “Il Calice e la Spada” (pubblicato nel 1987 e ampliato nel 1995), spiega che esistono due modelli sociali contrapposti, su cui si sono fondate tutte le società umane, dalla preistoria a oggi:

  • il modello dominatore (la “SPADA”),
  • il modello mutuale (il “CALICE”).

La nostra evoluzione culturale, sociale, tecnologica, economica e spirituale varia in modo sostanziale a seconda del tipo di modello adottato.
La storia oscilla come un pendolo fra il modello mutuale (di orientamento femminile) e quello dominatore (di stampo maschile). A periodi di importanti innovazioni (sociali e tecnologiche) si succedono periodi di forte regressione (guerra, fondamentalismo, misoginia, sfruttamento).
Il problema non è degli uomini come genere, ma di come vengono educati uomini e donne in un sistema dominatore.

Quando Dio era una donna

MODELLO DOMINATORE (la “spada”), caratterizzato da:

  • rapporti sociali gerarchizzati: predominio di uno dei due sessi sull’altro (predominio patriarcale o matriarcale, non c’è differenza), subordinazione e repressione dell’altro sesso,
  • potere centralizzato, volontà di dominio, imposizione con la forza di obblighi e divieti, minaccia di punizioni ai trasgressori,
  • disuguaglianze sociali (accentramento del potere e sbilanciamento della redistribuzione dei redditi),
  • atteggiamento bellicoso, autoritarismo, desiderio di conflitto, guerre di conquista,
  • sviluppo di tecnologie di distruzione, sempre più efficaci e letali,
  • sacralità delle armi e del potere di togliere la vita: uccisione sistematica di altri esseri umani, distruzione, saccheggio, prigionia, schiavismo.
    Quando Dio era una donna

MODELLO MUTUALE (il “calice”), caratterizzato da:

  • rapporti sociali paritari basati sulla collaborazione: la diversità dei sessi non è un segno né di superiorità, né di inferiorità,
  • equa redistribuzione dei redditi, spesa pubblica orientata al bene della comunità e obbligo della comunità di aiutare i più bisognosi, senso di responsabilità dei governanti,
  • atteggiamento orientato verso il benessere e l’armonia fra esseri umani, animali e piante,
  • sviluppo avanzato di tecnologie di produzione, specializzazione dei mestieri, condivisione delle risorse e delle conoscenze, cooperazione come organizzazione sociale, solidarietà,
  • aria, acqua e suolo beni comuni, da curare e proteggere, perché fonti di vita.

Il primo modello lo conosciamo fin troppo bene. Le grandi dicotomie a cui la storia ci ha abituati rientrano tutte qui: destra e sinistra, capitalismo e comunismo, patriarcato e matriarcato… Due facce della stessa medaglia.
Il secondo, invece, sembra l’idealizzazione della società che vorremmo.
Tuttavia, le ricerche archeologiche e antropologiche più recenti hanno dimostrato che, originariamente, la nostra evoluzione culturale era orientata proprio verso il modello mutuale, un modello che oggi definiremmo progressista (welfare state?) o, addirittura, utopistico.

Stupefacente che sia nato e si sia sviluppato nella preistoria, con il culto della Dea.
E, sempre nella preistoria, la drastica e violenta trasformazione che ha portato alla sostituzione del modello mutuale con quello dominatore è combaciata con l’imposizione del dominio maschile sul culto della Dea, e la conseguente perdita di potere delle donne. Il bivio evolutivo avvenne quando l’aggressività maschile riuscì a radere al suolo le millenarie culle della civiltà e il loro sistema sociale basato sulla pace e sulla collaborazione.

Dopo un periodo di caos, “ci fu un punto critico di biforcazione, da cui emerse un sistema sociale totalmente differente”. A ogni singola persona vennero inculcati, inizialmente con la forza, poi in modo più sottile, i nuovi valori che si adattavano al modello sociale che aveva preso il sopravvento. Un processo di rimodellazione della mente durato millenni e che non si è ancora concluso.

Approfondimenti sul libro IL CALICE e LA SPADA di Riane Eisler.
Approfondimenti sul libro QUANDO DIO ERA UNA DONNA di Merlin Stone.

 IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 2
IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 3
 IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 4

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