IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 4

IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 4 Abbandonata la preistoria il culto della Dea era stato sostituito da feroci divinità maschili.

CRETA E L’ARTE MINOICA 

Abbandonata la preistoria, nell’età del Bronzo (2300-800 a.C.), tutto il mondo civilizzato era in mano ai popoli dominatori indo-europeo in uno “stato di guerra cronico”.
Il culto della Dea era stato sostituito da feroci divinità maschili.

La Dea veniva ancora venerata solo sull’isola di Creta, dove il commercio prosperava, grazie a un’economia agricola fiorente e a una flotta mercantile che navigava per tutto il Mediterraneo.
Il tenore di vita medio era alto e il modo di distribuire la ricchezza era stupefacentemente equo, confrontato a quello delle altre grandi civiltà del periodo, in cui era evidente “il divario economico e sociale fra miseri e potenti”.

Quando Dio era una donna – PARTE 4
Affresco dei giochi del salto sul toro – Palazzo di Cnosso (Creta) – 1650-1450 a.C. – IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 4

Qui gli archeologi non hanno rinvenuto tracce di condizioni di vita indigenti.

Il governo, sebbene opulento e centralizzato, non era autocratico e non si appoggiava a un esercito imponente. Inoltre, l’utilizzo di tecnologie particolarmente avanzate non era a vantaggio solo dei potenti, ma di tutta la collettività.
Le entrate governative venivano “saggiamente utilizzate per migliorare le condizioni di vita”.
Le città avevano strade pavimentate e un perfetto sistema fognario, condutture idriche, fontane, giardini e serbatoi, impianti sanitari e latrine domestiche. L’acqua veniva convogliata in canali per l’irrigazione dei campi.
I lavori pubblici su larga scala venivano finanziati dalle casse reali.

Una civiltà gaudente, dove religione e spettacolo (musica, canto e danza) si intrecciavano e allietavano il tempo libero, rendendolo ricco di significato.

La religione era strettamente collegata allo svago.

Le corride, sebbene pericolose, erano importanti rituali religiosi non violenti, caratterizzati da eleganti acrobazie, dove giovani di entrambi i sessi lavoravano in squadra e cercavano di afferrare, a turno, le corna di un toro per fare una capriola sulla sua schiena.

Quando Dio era una donna – PARTE 4
Esempi di arte minoica – IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 4

L’arte di Creta, durante la civiltà minoica, è caratterizzata da quello che oggi potremmo definire un raffinato “spirito femminile”, per usare le parole dell’antropologa Jacquetta Hawkes.

Nell’architettura (compresi i palazzi reali) non predomina la monumentalità, ma l’estetica (l’appagamento dello sguardo davanti a muri, soffitti e pavimenti decorati con dipinti di notevolissima fattura e con rivestimenti di marmo).
La cura dei dettagli e dei materiali impiegati (sia del luogo sia importati) è coniugata con la funzionalità (servizi igienici e buona illuminazione naturale), e riguardo per l’intimità.

Nei dipinti, tutto era pervaso dal culto della natura (animali, vegetazione marina e terrestre).
Venivano documentate anche le cerimonie religiose e la vita di corte. Non ci sono quasi mai ritratti reali, ma volti idealizzati.
Le donne sono i soggetti principali.
L’abbigliamento era studiato per essere pratico e, contemporaneamente, affascinante. I vestiti delle donne con il seno scoperto e i succinti abiti maschili che evidenziavano i genitali, fanno supporre una vita piuttosto libera e disinibita, molto diversa da quella delle società patriarcali dominanti, dove il sesso era considerato più peccaminoso della violenza.

Quando Dio era una donna – PARTE 4
Affresco della scimmia blu, Palazzo di Cnosso, Creta, 1500 c.a. – IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 4

L’EREDITA’ DELLA DEA

Purtroppo anche l’sola di Creta venne invasa.
La sua fiorente civiltà, nata intorno al 6000 a.C., lentamente declinò.

Tuttavia, il culto della Dea è giunto fino a noi, anche se in modo sotterraneo, talvolta irriconoscibile.
I suoi simboli mitologici, infatti, sono stati rimodellati, il loro significato distorto. Per esempio, il serpente che muta la pelle, che si rinnova periodicamente come la natura (simbolo della rinascita), ha assunto un significato che non gli è proprio: quello del demone tentatore.
Il serpente è colui che ha indotto Eva a peccare contro il Dio padre del giardino dell’Eden, il quale si vendicherà con una terribile punizione, che ricadrà su tutto il genere umano.

Gli episodi del Vecchio Testamento sono stati scritti e riscritti più volte nel corso della storia, per adattarli al potere dominante.
Sorte analoga è toccata al Nuovo Testamento.
I cinquantadue Vangeli gnostici scoperti a Nag Hammadi (nel nord dell’Egitto) descrivono le prime comunità cristiane, ispirate ai concetti di uguaglianza, amore e non violenza predicati da Gesù.

I cinquantadue Vangeli gnostici scoperti a Nag Hammadi

La parità dei sessi era la norma, e Maria Maddalena fu una guida importante del primo cristianesimo: una sorta di leader, che sfidò apertamente l’autorità di Pietro e le basi androcratiche e gerarchiche, su cui stava fondando la Chiesa.

Nel Medioevo, le sette considerate eretiche dalla Chiesa erano prevalentemente quelle che si identificavano con i valori femminili.

Nella Francia del XII secolo, a corte di Eleonora d’Aquitania e delle sue due figlie, Maria e Alice, i trovatori cantano l’amore cortese.
Temi centrali della poesia e della vita erano il rispetto per la donna, la cavalleria, la gentilezza e l’amore romantico. I trovatori scelsero come loro patrona la Vergine Maria.

Le donne ebbero un ruolo importante sia nel Rinascimento italiano, sia nell’Illuminismo francese.
Nell’Ottocento nasce il movimento femminista, che poi si sviluppa nel negli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, dove le donne hanno combattuto in modo non violento le leggi discriminanti e oppressive della società.

Oggi, la violenza contro le donne sta aumentando in tutto il mondo “perché mai prima d’ora il dominio maschile è stato sfidato in modo tanto energico”.
Anche la scienza ha cambiato rotta, occupandosi più di relazioni che di gerarchie nello studio dei sistemi.

Significativa anche la nascita della scienza dell’empatia, che intreccia ragione e intuizione, e che richiede un coinvolgimento affettivo, atteggiamento che un tempo veniva considerato troppo femminile per essere adottato nelle discipline mediche.

Oggi lo studio dell’empatia potrebbe aprire la strada anche verso una nuova forma di spiritualità.

Approfondimenti sul libro IL CALICE e LA SPADA di Riane Eisler.
Approfondimenti sul libro QUANDO DIO ERA UNA DONNA di Merlin Stone.

 IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 1
 IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 2
 IL CALICE E LA SPADA Quando Dio era una donna – PARTE 3

“Caring” Un dipinto di Alex Gray

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