FANTAITALIA – I fumetti erotici italiani: i fantaerotici e hard

FUMETTI EROTICI E HARD

Fra i fumetti di fantascienza sexy o hard di quegli anni, curiosa la serie Destinazione Andromeda. Inserisco anche il famosissimo Necron e il folle Pig, anche se sono decisamente più di stampo horror.

1 Destinazione Andromeda (1972) Casa Editrice: Casa Editrice Blu – 3 numeri

Disegni: Eros Kara

Una guerra nucleare devasta la Terra. Un gruppo di sopravvissuti che appartengono a una speciale équipe scientifica si fa ibernare. Quando si risveglieranno avranno un mondo nuovo tutto per loro. Ma le cose non vanno come previsto: qualcosa nella macchina per l’ibernazione non funziona e gli unici a risvegliarsi dopo centinaia di anni sono gli scienziati Lara e Max. Ad attenderli, una Terra primitiva in cui la natura ha cancellato i resti di civilizzazione. Dopo un iniziale idilliaco momento in cui i due sopravvissuti giocano a fare i nuovi Adamo ed Eva, Lara e Max devono affrontare le difficoltà della nuova realtà in cui si sono risvegliati, scontrandosi con una nuova razza umana di primitivi cannibali, fino a intraprendere esplorazioni spaziali che li metteranno in contatto con civiltà aliene.

Il tratto classico e pulito di  Eros Kara, le sue bellissime copertine e l’assenza di vignette pornografiche fa di Destinazione Andromeda un fumetto ingenuo, ma piacevole durato solo tre numeri.

2 Zordon (1974) Casa Editrice: Ediperiodici – 51 numeri

Testi: Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo
Disegni: Bruno Marraffa e Fabio Civitelli

Fumetto folle e efferato. Il primo numero è ambientato in Louisiana ai tempi dello schiavismo. Jane Marlowe, al servizio del solito scienziato pazzo, deve recuperare dei campioni di sperma dagli schiavi neri. Gli schiavi sottoposti a ogni genere di sevizie e torture scappano dopo una breve rivolta, ma uno di loro finisce nelle cupe acque del Mississippi. La corrente trasporta il cadavere nel fondo del Golfo del Messico dove si trova l’astronave dell’alieno Zordon e della sua équipe, venuti da Saturno per studiare i terrestri. Dopo aver costruito una macchina del tempo, iniziano le rocambolesche avventure di Jane e Zordon avanti e indietro nel tempo.
I due protagonisti passano dal selvaggio west, alla preistoria, al medioevo, a futuri strampalati.

Carmelo Gozzo è uno degli autori più pulp di queste testate, capace di mischiare la necessaria dose pornografica a torture crudeli, esseri mostruosi e situazioni ridicole. La sua firma è una garanzia di divertimento.
Non eccezionali i disegni di Bruno Marraffa, mentre, come sempre, la parte più bella sono le copertine.

3 Necron (1981) Casa Editrice: Edifumetto – 14 numeri

Testi di Mirka Martini (Ilaria Volpe) da un’idea di Renzo Barbieri
Disegni: Roberto Raviola (Magnus)
Copertine: Oliviero Berni

Necron è, ormai, un vero e proprio cult inventato da Barbieri (geniale e lungimirante scrittore ed editore che fondò la Edifumetto) e reinterpretato da Magnus in modo geniale. E’ proprio Magnus a dare la connotazione grottesca e divertente al mostro, smussando una storia (a parere dello stesso Magnus) che sarebbe stata troppo dura. Effettivamente la protagonista femminile Frieda Boher è una scienziata pazza, necrofila e sadica, e le sceneggiature di Mirka Martini sono piuttosto violente e trasversali a vari generi. Castrazioni a morsi, topi cannibali, esperimenti genetici che trasformano donne in ragni, omicidi efferati… L’episodio migliore è Strage in vagone letto in cui Magnus riesce a dar vita a tutti i suoi amati e grotteschi personaggi.

4 Pig (1983) Casa Editrice: Ediperiodici – 64 numeri

Creato da: Carmelo Gozzo
Disegni: Piercarlo Macchi
Copertine: Enzo Sciotti e Mario Caria

Un terzetto di rapinatori entra nel laboratorio del classico dottore pazzo che ha inventato un siero segreto in grado di renderlo ricco e celebre. I ladri, non avendo trovato nulla da rubare, decidono di impadronirsi del siero misterioso e iniettarlo in un malcapitato di passaggio. Il ragazzo a cui viene somministrato scoprirà a sue spese di potersi trasformare in un essere fortissimo con la testa di maiale quando è eccitato. Solo dopo l’orgasmo ritrova le sue sembianze naturali.  Le storie sempre più assurde incrociano nuovamente il dottore pazzo, che inventa questa volta il siero dell’invisibilità. La nuova invenzione rende invisibile tutto il corpo dello scienziato tranne una parte (facile immaginare quale sia). Pig deve scoprire il segreto del pene volante che semina terrore in città.

Gli ultimi numeri della serie diventano molto più comici. Divertenti le rivisitazioni di alcuni film di successo di quel periodo come Shining (L’hotel del terrore n.63), Il giustiziere della notte (Il giustiziere n.64), Un lupo mannaro americano a Londra (Un porco americano a Londra n.51) e Rambo (Il reduce n.62).

Una serie decisamente wierd nata dal vulcanico genio malato di Carmelo Gozzo e disegnata discretamente da Piercarlo Macchi, disegnatore abituale di fumetti erotici.
Come sempre suggestive e talvolta disturbanti le ottime le copertine di Enzo Sciotti, mentre le ultime, più ironiche, sono di Mario Caria.

Leggi la prima parte di questo articolo: LE SEXY EROINE
Leggi la terza parte di questo articolo: LE COLLANE ANTOLOGICHE
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