SERIE TV – DOROHEDORO un anime splatter e divertente
Finalmente una bella serie Netflix. Studio Mappa adatta con successo Dorohedoro, l’omonimo manga di Q Hayashida. L’anime è uno dei pochi prodotti Netflix degni di nota, molto fedele al manga sia come storia che dal lato grafico, grazie a un uso ormai sapiente di animazione classica 2D e CGI.
LA STORIA
Nella città di Hole – sporca, violenta e pericolosa – gli abitanti ricevono le visite dal mondo degli stregoni. Le due realtà sono separate, ma gli stregoni sono in grado di creare porte magiche tramite le quali passare da una dimensione all’altra. Per loro, il mondo degli esseri umani è divenuto un immenso territorio di caccia, un luogo in cui esercitarsi nella stregoneria usando come cavie proprio gli uomini.

Non tutti, però, sono vittime. A tentare di uccidere il maggior numero di stregoni vi sono alcuni umani organizzati in ronde, fra cui Cayman, un individuo dal volto di rettile, e Nikaido, proprietaria di un piccolo ristorante.Cayman non ricorda nulla del proprio passato ed è all’oscuro del suo bizzarro aspetto. Lo scopo della sua vita è scoprire chi è il misterioso uomo che appare agli stregoni che infilano la loro testa (non proprio di spontanea iniziativa) nell’enorme testa da rettile.
Hole può diventare pericoloso anche per gli stregoni, per questo il loro capo En invia i suoi scagnozzi: Shin, che indossa una maschera a forma di cuore, e Noi, una trans cugina di En che, dopo essersi duramente allenata per diventare demone, deve accontentarsi di essere partner di Shin.
Il mondo degli stregoni è grottesco e complicato: loro dividono la loro esistenza con potentissimi e onniscienti demoni.
IMPRESSIONI

Dorohedoro è un fantasy grottesco molto splatter, ricco di trovate surreali e divertenti come la partita a baseball con lo zombie o le varie feste della città degli stregoni.
Dorohedoro è una storia corale in cui è impossibile non affezionarsi a tutti i suoi personaggi, anche a quelli minori, che siano umani, stregoni o demoni. In base al loro punto di vista, le azioni e la definizione di cosa sia giusto o sbagliato cambia nettamente; un gusto tipicamente orientale. Se, inizialmente, gli stregoni sono presentati solo come dei pericolosi ammazza-umani, in poche puntate ci troviamo a parteggiare per loro: la mancanza di compassione degli umani nei loro confronti è raggelante.

Bellissime le caratterizzazioni degli stregoni in base alla loro maschera.
Affascinanti i demoni dalle corna contorte a dai sorrisi ambigui e le lingue lunghissime.
Suggestive le scenografie delle due città e dei loro sobborghi più desolati e degradati. Una sorta di immaginario cyberpunk mescolato a elementi demenziali come lo sciacquone del cesso alimentato a fiamme infernali anziché ad acqua.
Ipnotica la sigla psichedelica, condita dalla martellante musica J-POP dei (K)NoW_NAME.
DOROHEDORO info su IMDB
