SERIE TV – KINGDOM zombie coreani medioevali su Netflix
Ai coreani i morti viventi piacciono proprio un sacco. La serie Kingdom del 2019 è l’ennesima variazione sul tema. L’ambientazione nel Medioevo, però, la rende particolarmente interessante.
LA TRAMA
Il re governa varie regioni della Corea ed è gravemente malato. Al figlio, il principe ereditario nato da una concubina, è impedito di avvicinarsi al Palazzo Reale per sincerarsi delle condizioni di salute del padre. La giovanissima moglie del re glielo impedisce, tanto da far pensare che il vecchio governante sia già morto. La regina, infatti, appartiene a un potente e avido clan capeggiato dallo spietato Haewon Cho e attende il legittimo erede al regno. Solo il nascituro potrà governare sul Regno mentre il principe ereditario è considerato un potenziale usurpatore del trono.
Il vecchio re è effettivamente morto, ma l’estratto di una rara pianta lo riporta in vita con le sembianze di un mostro affamato di carne umana. Questo è necessario per prendere tempo ed evitare che il potere passi al principe ereditario prima della nascita del figlio della regina madre. Haewon Cho e sua figlia, la regina, imbastiscono un complicato teatro di menzogne e giochi di specchi.
Al re zombie vengono dati in pasto schiavi e persone sgradite al governo, ma uno di questi cadaveri viene riportato al suo paese di origine per dargli una degna sepoltura. Inutile dirlo: il cadavere si risveglia e dà inizio a un’epidemia zombie.
Il principe ereditario dovrà fermare l’epidemia e sventare i diabolico piano del clan Cho Hak-Ju .
IMPRESSIONI
Le storie di zombie, ormai, mi sono venute a noia. Sono tutte uguali, cambiano solo le ambientazioni, ma, grazie all’insolito scenario di questo drama coreano, Kingdom è riuscito a tenermi avvinto.
Il periodo Joseon in cui è ambientato corrisponde al nostro Basso Medioevo e inizio del Rinascimento. Sono considerati secoli floridi sia dal punto di vista economico che da quello artistico e scientifico, seppur segnati dalle invasioni giapponesi del 1592. La storia è ambientata qualche anno dopo queste guerre.
Il punto di forza di questo drama è la complessa rete di intrighi all’interno della famiglia, che ricordano vagamente un’opera shakespeariana costruita sull’avidità di potere della giovanissima regina e del suo diabolico padre, contrapposta al re mostro e al figlio diseredato. Purtroppo i protagonisti e i personaggi secondari scadono in scontati cliché e l’ottimo potenziale a loro disposizione si limita solo ad assolvere il mero compito di far progredire la storia.
Poi arrivano gli zombie… e ci stanno un sacco! I morti resuscitano per colpa dello stesso fiore usato a palazzo per far sembrare che il re sia ancora vivo, e danno il via alla scontata mattanza, ma le fughe, i combattimenti, gli assedi, le scene splatter dopo un po’ annoiano e sono proprio il punto debole della serie.
Belli tanti momenti come la battaglia nell’erba altissima, la nave scomparsa carica di morti viventi che ricorda Nosferatu, il faccia a faccia fra il re zombie e suo figlio intrappolati nel padiglione di un palazzo. Ottimo il gelido personaggio della regina, l’unico che subisce un’evoluzione veramente significativa e inaspettata, e che fornisce un perfetto cliffhanger per un’eventuale terza serie. Proprio l’ultima mezz’ora dell’ultimo episodio mostra come Kingdom avesse tutte le carte in regola per volare molto in alto, ma si sia limitato a essere un discreto prodotto a tema zombie.
Come sempre le serie hanno lo scopo, ormai, di farti perdere più tempo possibile. Le due stagioni divise in sei episodi l’una, potevano essere ridotte sfoltendo tanti momenti action e puntando su una sceneggiatura meno classica.
Full cast on IMDB
