SERIE TV – SWEET HOME – mostri grotteschi si aggirano in un palazzo popolare coreano.
Sweet Home è un drama horror apocalittico prodotto da Netflix e basato sull’omonimo web-toon di Kim Kan-bi e Hwang Young-chan.
LA STORIA
In un condominio popolare ai margini di Seul, iniziano ad accadere inquietanti fenomeni. Le persone si trasformano in esseri grotteschi e mostruosi. Ad accrescere il panico negli abitanti del condominio è la sospensione improvvisa di qualunque trasmissione radio televisiva e l’assenza di segnale telefonico.
Un protocollo di emergenza blinda l’intero edificio in modo che nessuno possa più uscire o entrare. Difficile dire se per tenere al sicuro i condomini o per isolarli dal resto del mondo.
In questo contesto conosciamo i tanti personaggi della serie, un orfano con manie sucide, un serial killer, una cazzutissima pompiere, un fervente cattolico che sembra un samurai, un ex militare sulla sedia a rotelle, una madre impazzita dopo la perdita di suo figlio,…
A ognuno di loro toccherà un ruolo fondamentale nella lotta alla sopravvivenza all’interno del fatiscente palazzo.
IMPRESSIONI
Sweet Home è un piacevole mix di cose già viste in salsa coreana. Il condominio sigillato ricorda il film The raid (2011) o il remake di Judge Dredd (Dredd – Il giudice dell’apocalisse 2012). L’assedio interno ed esterno dei mostri fa il verso a The mist (2007) e la tensione claustrofobica che grava su ogni personaggio che entra in un nuovo appartamento o che si avventura sulle scale fa il verso a Rec (2007).
Per non parlare degli innumerevoli zombie movie.
Lo stile è molto da fumetto con personaggi assurdi dalle caratterizzazioni estreme e bidimensionali e mostri molto divertenti.
Sweet Home intrattiene bene senza aggiungere nulla di nuovo. Come sempre il difetto più evidente è l’ormai obbligatoria lunghezza che costringe a perdere un sacco di tempo con episodi inutili, momenti eccessivamente dilatati e situazioni volgarmente scontate.
Full cast on IMDB