SERIE TV – VINCENZO una serie noir coreana su NETFLIX
Ero molto curioso di vedere Vincenzo: la serie TV coreana con protagonista un mafioso italo/coreano. Non sapevo bene cosa aspettarmi e, infatti, per certi versi, è qualcosa di diverso, ma che non incontra minimamente i miei gusti.
LA STORIA
Vincenzo è il consigliere speciale di un clan mafioso. Alla morte del capo del clan, Vincenzo sistema le ultime volontà del boss per poi “dimettersi” a causa dei dissapori con il figlio del boss e tornare in Corea con un piano ambizioso. Lì, infatti, nelle fondamenta di un palazzo si cela una montagna d’oro. Vincenzo aveva fatto costruire il palazzo per nascondere il tesoro di un suo cliente cinese. Tornato al suo paese natale, dovrà vedersela con gli inquilini del palazzo, con un’impresa edile che vuole comprare a ogni costo il palazzo, una malvagia ditta farmaceutica e uno studio di avvocati senza scrupoli.
IMPRESSIONI
Con queste premesse, ci si potrebbe aspettare di tutto tranne una commedia. Invece proprio questo è il tono generale di una serie leggera e talvolta comica. Vincenzo mischia molti generi e molti linguaggi. Riesce a passare dal noir a una sit com, con tutti i difetti dell’uno e dell’altro genere.
La serie inizia come un mafia movie ambientato in Italia, infarcito dei vari luoghi comuni del caso: belle ville rinascimentali, vigneti, Italiani che fanno colazione con gli spaghetti…
In Corea i cliché non sono da meno. I personaggi hanno tutti quel ché di ridicolo da cartone animato e le situazioni drammatiche sono edulcorate, adatte per un pubblico molto ampio, nonostante la serie diventi più cupa e violenta dopo le prime puntate.
A peggiorare la situazione, un pesante bigottismo e un puritanesimo filogovernativo che condanna l’uso di droghe, sigarette comprese.
Nonostante tutto, Vincenzo diverte e si fa guardare. Netflix fa bene a investire in un prodotto anomalo.
Full cast on IMDB
